Mille volontari per i soccorsi olimpici: l’Ulss di Belluno chiama a raccolta 15 associazioni
Ci sarà anche un piccolo esercito di volontari a presidiare il territorio, assicurando gli interventi di urgenza-emergenza a Cortina durante le Olimpiadi invernali 2026. Nei giorni scorsi, i rappresentanti delle varie associazioni hanno incontrato il coordinatore regionale della rete dell’urgenza-emergenza Paolo Rosi e il commissario straordinario dell’Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben per iniziare a ragionare sul servizio da svolgere durante i Giochi Milano Cortina 2026. Il referente regionale ha fatto presente l’impegno che tutto il territorio sarà chiamato a sostenere per questo evento, puntando il dito sul sempre prezioso supporto dei volontari.
I volontari
Sono una quindicina le associazioni che si occupano dei soccorsi nel Bellunese per un totale di quasi un migliaio di persone. Stiamo parlando della Croce Bianca Arabba, Croce verde Alleghe, Croce Bianca Colle Santa Lucia, Croce Bianca Val Fiorentina, Croce Verde Val Biois, Associazione Volontari Ambulanze Rocca Pietore, Croce Rossa Italiana sezione di Belluno, Donatori di Sangue Forno di Zoldo, Croce Verde di Zoldo, Eva Alpago Emergenza, Valbelluna Emergenza, Seas Comelico, Croce Bianca Cortina, Cri sezione di Feltre, Associazione Vola.
Rosi ha chiesto a tutti la disponibilità a fare parte della rete sanitaria olimpica e di indicare un referente per questo evento. L’idea è quella di utilizzare mezzi e personale volontario per presidiare le piste da sci e lo stadio olimpico di Cortina durante i Giochi, assicurando un servizio di assistenza sanitaria efficiente, efficace, veloce e di qualità. Sarà necessario capire la disponibilità di queste associazioni per comprendere se queste attività potranno essere gestite in toto da quanti operano in provincia o se sarà necessario chiedere l’aiuto ai territori circostanti. «Ci terremmo che tutte le associazioni di volontariato che si occupano di emergenza-urgenza in questo territorio fossero in prima linea durante i Giochi olimpici. Se non riuscissimo a coprire tutto il mese di gare, dovremmo aprire le porte a realtà di altre province», ha sottolineato il commissario Dal Ben, evidenziando che dalla stessa Regione è arrivata la richiesta di coprire i turni con mezzi e uomini propri.
Una sfida che i bellunesi vogliono vincere: i presenti all’incontro, infatti, hanno mostrato il loro entusiasmo, orgogliosi di poter dare una mano durante i Giochi, anche se ci sarà da stringere i denti, visto che il personale non è così numeroso e le attività da svolgere sono tante. Il periodo delle Olimpiadi, infatti, coincide con la piena attività degli impianti di sci che ogni anno impegnano per 6-8 interventi al giorno i volontari di Croci e associazioni di soccorso. Conciliare l’attività normale già di per sé intensa con quella olimpica non sarà semplice, «ma noi volontari siamo pronti a fare come sempre la nostra parte e se serve anche di più», hanno risposto in coro.
Nelle prossime settimane le 15 associazioni dovranno presentare alla Regione i nomi dei referenti con cui iniziare a ragionare per organizzare il servizio.
La rete degli ospedali
In vista di questo evento importante l’Ulss si è mossa potenziando alcuni servizi. «Il Codivilla sarà il policlinico olimpico, in poche parole sarà impegnato nell’espletare l’attività poliambulatoriale, mentre il San Martino sarà l’ospedale olimpico in rete con il Ca’ Foncello di Treviso».
Tutto il sistema dovrà essere pronto e rodato: «Per fare questo», ha sottolineato Dal Ben, «avremo a disposizione il 2025, il nostro banco di prova, con la Coppa del mondo di sci femminile a febbraio e i test per il collaudo della pista da bob e quella del curling. Questi e altri eventi serviranno per testare la nostra organizzazione, la nostra rete dell’emergenza che potrà contare su un potenziamento dei mezzi su gomma e aerei. In questa ottica, dal 20 dicembre decollerà il secondo elicottero del Suem per la prima volta nel periodo invernale. Inoltre partirà il servizio notturno dei volontari dell’Eva Alpago nella conca alpagota, servizio che nei mesi estivi di sperimentazione si è rilevato utilissimo».