Ex Santa Margherita, per l’asta del palazzo di Pavia indagate cinque persone
PAVIA. Due indagati pavesi per l’asta dell’ex Santa Margherita, che sarebbe stata condizionata per avvantaggiare un acquirente a discapito di altri. Alla vendita, infatti, avrebbe partecipato una sola società, perché l’altro imprenditore interessato, un costruttore di Pavia, sarebbe stato convinto a farsi da parte. In che modo? Quale argomento è stato utilizzato per convincerlo? È la domanda a cui dovrà rispondere l’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Trento, costata gli arresti domiciliari al commercialista di Bolzano Heinz Peter Hager, 65 anni, e all’imprenditore Paolo Signoretti, 45 anni, i vertici della società immobiliare Supernova che a Pavia sta seguendo i progetti di recupero dell’ex Necchi, dello Scalo ferroviario e, appunto, dell’ex ospedale geriatrico Santa Margherita, in piazza Borromeo, dove stanno sorgendo 37 residenze.
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L’ipotesi di turbativa d’asta per la vicenda dell’ex Santa Margherita vede al momento cinque persone indagate: oltre a Signoretti, Hager e al socio Josef Gostner, hanno ricevuto le perquisizioni della Finanza anche il commercialista di Pavia, con studio a Milano, Massimo Bernardo De Dominicis, 64 anni, e il costruttore di Pavia Giuseppe Romeo, 65 anni, accusato di astensione dagli incanti.
A luglio 2019 Paolo Signoretti e Heinz Peter Hager ufficializzano l’acquisto dell’ex Necchi. Da questo intervento nasce la società immobiliare Supernova.
Le perquisizioni
I finanzieri, che hanno operato insieme ai carabinieri del Ros, hanno sequestrato anche a Pavia documenti, supporti informatici e telefoni, per approfondire la genesi di uno dei tre interventi urbanistici portati avanti dalla coppia Signoretti-Hager.
In piazza Borromeo la loro società Supernova, operativa nel campo della rigenerazione urbana e nata proprio a Pavia, con l’avvio dell’intervento all’ex Necchi, sta trasformando un ex ospedale geriatrico in residenze di lusso, nel cuore della città.
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Al centro dell’inchiesta, tuttavia, non c’è tutto il progetto edilizio ma l’acquisto dell’immobile dismesso, comprato nel 2020 all’asta da Signoretti e Hager per 3,7 milioni di euro. Secondo l’accusa Signoretti, in qualità di consigliere delegato della società, Hager come presidente, Gostner come vice presidente e il commercialista De Dominicis si sarebbero accordati per condizionare la vendita giudiziaria.
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Due contatti nel mirino
Hager e Signoretti avrebbero chiesto al commercialista di Pavia di mettersi in contatto con il costruttore Giuseppe Romeo, che era interessato all’acquisto dell’immobile, per convincerlo a non partecipare all’asta. Nel mirino sono finiti due contatti: nelle carte dell’indagine si parla dell’11 settembre, giornata in cui il commercialista avrebbe contattato per due volte (non è chiaro se al telefono) il costruttore, per convincerlo a non partecipare.
Il professionista viene indicato dalla procura di Trento come consulente, ma secondo altre fonti non aveva incarichi professionali con Signoretti e Hager. Perché allora contatta Romeo? Il costruttore a Pavia ha realizzato, tra i vari interventi, il complesso Parva Urbi, in viale Brambilla. Qui risulta avere anche sede legale la società immobiliare Santa Teresa, indicata dalla procura nel decreto di perquisizione.+
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