Vigili del fuoco di Trieste ora in prima linea su allagamenti e soccorso persone
Allagamenti e soccorsi agli anziani: impennata di interventi per i vigili del fuoco in questo 2024 che ormai volge al termine. Oltre 6 mila le attività di soccorso che li hanno visti impegnati, il 5% in più dell’anno scorso, con una media di 16,5 interventi al giorno. In un caso su quattro si tratta di soccorsi a persone in difficoltà, per un totale di 1.389 interventi, il 12% in più rispetto agli ultimi 4 anni. Anche il maltempo ha dato un gran daffare ai pompieri: 633 gli interventi per allagamenti a case, negozi e strade, il 17% in più dell’ultimo lustro, specialmente tra agosto e settembre quando una serie di bombe d’acqua ha colpito la provincia.
In calo gli incendi
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In calo invece gli incendi e gli interventi nei porti. Mercoledì 4 dicembre la ricorrenza della patrona Santa Barbara, festeggiata al comando provinciale di via D’Alviano, è stata l’occasione per fare il bilancio delle attività dell’anno. Ma anche di annunciare un’importante novità: il polo unico dei soccorsi. Accanto al comando sorgerà infatti la nuova sede del 118. «L’accordo per la cessione degli immobili in disuso in via Svevo (ex jutificio, ndr) è stato raggiunto nei giorni scorsi - afferma il comandante provinciale Alberto Maiolo, facendo riferimento al decreto firmato dal direttore di Asugi -. In questo modo daremo vita a una sinergia ancora più stretta che ci permetterà di migliorare l’attività di soccorso».
Persone in difficoltà
A fare la parte del leone nel computo degli interventi, oltre al maltempo, sono i soccorsi o salvataggi a persone in difficoltà: ben 1.389, 184 in più dell’anno scorso, quando le richieste si sono fermate a quota 1.205. La casistica è ampia: dai malori in casa in cui si rende necessario forzare le porte per soccorrere i malcapitati, agli ascensori bloccati, fino al trasporto di pazienti bariatrici con attrezzature in grado di reggerne il peso. In calo invece gli incendi, diminuiti del 16%: solo 453 quest’anno contro i 536 dell’anno precedente, segno che le attività di prevenzione stanno dando i loro frutti, soprattutto nelle aziende. Segno meno anche per gli interventi nei porti, calati del 29% dal 2020. Pressoché invariato, invece, il numero di incidenti stradali che ha richiesto l’intervento dei pompieri: 256 da inizio anno. Altri fronti di impegno importanti sono l’attività di polizia giudiziaria: 54 le notizie di reato trasmesse alla Procura e 45 le sanzioni appioppate per violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. Da ricordare anche i 587 servizi di vigilanza antincendio durante manifestazioni ed eventi e i corsi di formazione per gli operatori. Sempre in prima linea, dunque, nonostante la carenza di personale, problema diffuso in tutta la penisola.
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Carenza dell’organico
All’appello mancano 30 unità: la pianta organica prevede 252 dipendenti, ma in servizio ce ne sono soltanto 222. Ieri molti di loro erano riuniti in un hangar del comando convertito in “chiesa” per celebrare la santa patrona con una messa officiata dal vescovo Enrico Trevisi e a cui hanno partecipato le autorità civili e militari. «Siamo una grande famiglia con una missione: essere al servizio dei cittadini - ha detto il comandante -. I vigili del fuoco sono l’istituzione più gradita dai cittadini, con un indice del 84%. È un’attestazione di affetto e stima che va meritata e mantenuta». Anche il vescovo, nella sua omelia, ha sottolineato l’esemplare spirito di servizio dei pompieri: «Il loro lavoro ci sollecita ad assumerci i “rischi” di fare del bene, prendendoci cura di chi è in difficoltà» ha esortato il monsignore, mentre alcuni uomini in divisa si precipitavano fuori per rispondere all’ennesima richiesta di soccorso.