Rissa tra ragazzini davanti a scuola a San Donà: il video finisce sui social
Sfida a suon di calci e pugni davanti agli istituti scolastici della città postata nei social e virale, ora il Comune ha sentito i dirigenti scolastici e la polizia locale si è messa sulle tracce dei duellanti.
Più che una lite, è parsa un regolamento di conti o più che altro una contesa marziale con colpi ben assestati. Il video ripreso da un cittadino e poi postato su Instagram ha fatto il giro della città e impressiona per la violenza perpetrata da due giovani minorenni.
C'è anche la platea di spettatori che ha attorniato i due ragazzi per assistere allo spettacolo fortunatamente risoltosi senza gravi ferite, salvo qualche livido al volto e al corpo. Nessuno ha pensato che simili colpi inferti con tale violenza possono causare lesioni gravi e in casi estremi anche la morte se interessano punti vitali.
Il sindaco di San Donà, Alberto Teso, e l'assessore alla sicurezza, Simone Cereser, sono stati subito informati assieme alla polizia locale che ha esaminato quanto apparso nei social per ricostruire la vicenda e scovare i giovani presenti, non solo i duellanti, ma anche gli spettatori testimoni. E hanno sentito anche i dirigenti scolastici negli istituti della cittadella scolastica attorno a via Perugia per chiedere spiegazioni in merito. I ragazzi che se le sono suonate sono già stati trovati.
«Atti di violenza come questo», riflette l'assessore alla sicurezza, Simone Cereser, «non hanno posto nella nostra comunità. La polizia locale ha già identificato i responsabili e saranno presi i provvedimenti necessari. Non tollereremo questo tipo di comportamenti. Vorrei ricordare a tutti i giovani che la violenza non è mai la risposta e atteggiamenti come questi possono avere conseguenze che condizionano tutta la vita. La nostra amministrazione è impegnata a promuovere una cultura di rispetto e dialogo, e continueremo a lavorare per creare un ambiente più sicuro per tutti i cittadini di San Donà di Piave».
La linea dura dell'amministrazione comunale è iniziata anche per contrastare bici e monopattini lungo i marciapiedi, elevando decine di sanzioni, contrastando risse e violenze in centro città. Sono state contattate già diverse famiglie a causa del comportamento inurbano dei loro figli e, oltre alle sanzioni, verranno presi in considerazione se possibile anche lavori socialmente utili o altre forme di risarcimento nel caso di danni alla proprietà pubblica.
Questo è solo l'inizio, anche perché molti si sono lamentati e ci sono state persone anziane, addirittura signore, dileggiate e offese solo perché hanno protestato davanti a ragazzini che sfrecciavano in monopattino.