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Декабрь
2024

L’ospedale di Tolmezzo diventa più grande e tecnologico: ecco il progetto da quasi 33 milioni di euro

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In primavera partiranno i lavori di ampliamento del Pronto soccorso di Tolmezzo, opera che darà inizio a una serie di importanti interventi all’ospedale da 32 milioni e 960 mila euro. Il nosocomio carnico non sarà ridotto nelle sue funzioni, ha assicurato mercoledì 4 dicembre nella sala magna dell’ospedale l’assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi, che ha anticipato, a fianco del direttore generale di AsuFc, Denis Caporale, la sua richiesta di deroga al Ministero per mantenere il punto nascita, ma anche che il nosocomio farà parte della rete oncologica regionale, che prevede attività oncologiche anche in questo presidio.

I lavori da realizzare

È stata affidata al direttore medico dell’ospedale, Loris D’Orlando, in pensione da lunedì 9 dicembre (molto caloroso il saluto a lui rivolto da Riccardi, Caporale, dal parroco, monsignor Angelo Zanello, dal personale e dai sindaci) la presentazione dei progetti futuri sull’ospedale (nato negli anni Trenta con i reparti di Medicina e Chirurgia e con un primo grande ampliamento inaugurato nel 1974 e successivi interventi).

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Oggi conta 16 strutture operative complesse e strutture operative semplici, affiancate da ulteriori servizi e con Dermatologia in fase di realizzazione. Per la ristrutturazione e l’ampliamento di questo ospedale dal 2015 al 2018 sono stati assegnati dalla Regione 32 milioni e 960 mila euro, di cui la metà disponibile dal 2028. Sono stati inseriti adeguamenti secondo le nuove esigenze cliniche dettate dal post pandemia.

Ristrutturazione edilizia

Per l’ampliamento del Pronto soccorso l’inizio lavori è previsto per la primavera del 2025. L’avvio della gara per affidamento della costruzione di un nuovo edificio poliambulatorio e del nuovo parcheggio avverrà entro il 2025.

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Nel 2026 invece sarà avviata la progettazione per l’adeguamento sismico dell’ala est, il nuovo ingresso e opere esterne. «Sarà quindi riorganizzata – ha dettagliato D’Orlando – la parte esterna coi parcheggi, sarà ampliato il Pronto soccorso, zona di emergenza e area calda. Sarà costruito un nuovo edificio anteriore che avrà due piani fuori terra e un seminterrato. E poi la messa a norma antisismica e la climatizzazione dell’ala Est del nostro ospedale. Nella parte seminterrata ci sarà tutta la Fisioterapia, gli ascensori pulito e sporco e i nuovi spogliatoi. Al piano terra ci sarà la zona dei pre-ricoveri, per cui il primo ingresso delle persone che arrivano non sarà più nel corpo degenza. Quindi pre-ricoveri chirurgici, poliambulatori non specifici delle varie specialità. Invece al piano superiore ci saranno gli ambulatori per interventi con zone lavaggio ferri e di preparazione per portarli poi alla sterilizzazione, ascensore per lo sporco, i percorsi per gli ambulatori della pediatria e ambulatori dedicati alle specializzazioni».

Adeguamento della tecnologia

Sarà installata a settembre-ottobre 2025 una nuova Tac (128 strati), nuovi sistemi radiologici mobili sempre nel 2025, un nuovo laser per chirurgia urologica sarà presentato il 18 dicembre, è già stata istallata la tomografia oculare ed è già in dotazione un nuovo ecografo ad alta definizione per la sala operatoria chirurgica.

Competenze del personale

D’Orlando ha evidenziato che il mantenimento delle competenze del personale avviene con rotazione dei professionisti verso l’ospedale hub con ampia attività e con periodi stabiliti e costanti, incontri interdisciplinari hub e spoke, utilizzo di protocolli comuni condivisi, possibilità di seguire i propri pazienti nel percorso delle cure. «Hub e Spoke – ha detto – devono collaborare per dare risposte di salute anche alle persone più lontane dai grossi centri abitati». D’Orlando ha poi sottolineato l’importanza per i pazienti di essere seguiti passo a passo con percorsi diagnostici terapeutici assistenziali.

Asilo nido interno all’ospedale

D’Orlando ha suggerito per il futuro una sezione staccata del corso di laurea in Scienze infermieristiche, borse di studio vincolate all’obbligo di servizio almeno quinquennale all’ospedale di Tolmezzo, incentivi al personale che decide di lavorare in questo territorio e un asilo nido all’interno dell’ospedale. «La migliore legge per la tutela della montagna – ha concluso– è quella che garantisce i servizi essenziali per chi la montagna la vive e la tiene viva: e la garanzia di equità di accesso alle cure è fondamentale». Ermes De Crignis, presidente della Comunità di Montagna della Carnia, ha lodato il lavoro presentato da D’Orlando: «Ha dato sicurezza a tutta la nostra gente di Carnia. Trovo bellissima l’idea di aprire un asilo nido, per legare la voglia di rinascita e di crescita della nostra popolazione. Con quel servizio si permetterebbe infatti alle nostre mamme e donne di lavorare avendo i loro bambini vicini e questo significa fiducia nel futuro».




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