QUI CATANIA: cosa cambia tatticamente con il rientro di Sturaro
La buona notizia è che, dopo due mesi di stop, sabato scorso è rientrato in campo. La cattiva è che, malgrado il suo ingresso nella ripresa sia stato apprezzabile sul piano della prestazione offerta nei 20′ finali del match, proprio all’ultimo istante ha sciupato in modo clamoroso l’occasione più ghiotta di tutta la partita. Errore grave, lo abbiamo già rimarcato in altre circostanze, perchè davvero un calciatore dell’esperienza di Stefano Sturaro non può sbagliare un gol del genere, mandando la sfera a lato con lo specchio della porta praticamente libero. Ma è successo e sarebbe ingeneroso gettare la croce addosso al centrocampista ligure.
L’auspicio è che, una volta superati i problemi fisici, Sturaro possa ritrovare la verve che nelle battute iniziali della stagione faceva ben sperare. Mister Toscano ritrova una pedina in più nel reparto maggiormente colpito dagli infortuni, aprendo a nuove soluzioni in mezzo al campo. Ad esempio la possibilità di giocare con tre centrocampisti centrali, oppure la proposizione di una mediana a due consentendo a Jimenez di giocare più vicino alle punte.
In tal caso l’italo-spagnolo agirebbe da trequartista insieme con Stoppa, tra i rossazzurri più in forma del momento, a supporto di Inglese. Sturaro, dal canto suo, può far valere la propria duttilità al servizio della squadra essendo per caratteristiche un calciatore adatto per esprimersi da mezzala oppure da incontrista o centrocampista puro. Chiaramente il giocatore classe 1993 necessita di acquisire minutaggio, ritrovando gradualmente la migliore condizione.
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