RANIERI: “Inizia ora il nostro campionato, dicembre ci dirà chi siamo. Pellegrini sta bene ed è sereno, Dovbyk rischia di non farcela” (VIDEO)
AS ROMA NEWS – Claudio Ranieri parla in conferenza stampa alla vigilia della delicatissima sfida di campionato contro il Lecce in programma sabato prossimo alle ore 20:45 allo stadio Olimpico.
La partita contro i salentini, appaiati con la Roma al quintultimo posto in classifica ad appena 13 punti, rappresenta uno scontro chiave. Queste le dichiarazioni dell’allenatore testaccino sulla partita di dopodomani.
Ha il compito di dare nuovi temi offensivi: come stanno Dybala e Pellegrini? E’ soddisfatto dell’intensità di Dybala? Pellegrini ha finito il suo periodo di recupero?
“Pellegrini si sta allenando bene, è molto importante, è sereno, poi deciderò di volta in volta. Dell’intensità di Dybala, no, ma per come ha giocato sì. Non è un giocatore di intensità, ma di qualità e riesce a soddisfare il volere dell’allenatore della squadra. Ora inizia il nostro campionato, dicembre ci dirà dove vogliamo andare. Il Lecce non molla mai, cerca la quarta salvezza, è una squadra che non molla mai e ha giocatori validi. Dobbiamo essere furbi e determinati, ogni palla sarà importante”.
La Roma deve vincere di fino o di cattiveria?
“Voglio una squadra che scende in campo senza pensare a chi ha davanti, deve essere determinata ogni volta. Dobbiamo essere bravi contro una squadra che è brava a fare il suo gioco e che ha buoni giocatori. Dicembre ci dirà la Roma chi è e che vuole fare”.
Pellegrini si era scaldato, lo riteneva idoneo a giocare. Poi ha detto che non aveva centrocampisti box to box…
“Lorenzo è un giocatore splendido dalla metà campo in avanti, ha tiro, ha smarcamento, ha passaggio…si allenano tutti insieme perchè io possa scegliere durante la partita. Non l’ho messo perchè avevo bisogno di un box to box che lottasse in mezzo al campo, Lorenzo è è più un giocatore da metà campo in su”.
Sta pensando a un cambio modulo?
“Potrebbe essere…ma sicuramente non lo dico. Non do una chance in più all’avversario. Sull’intensità dela squadra, sia a Londra che contro l’Atalanta, è quella l’intensità che voglio. Quando riusciamo a fare allenamenti in cui possiamio spingere, è quello che chiedo. Oggi hanno fatto un bell’allenamento, stanno entrando nelle mie idee. Hanno avuto 4 allenatori diversi in un anno, c’è chi reagisce subito e chi ha bisogno di più tempo. Chi si allena a mille gioca. Piano piano lo faranno…piano piano, ma ci dobbiamo sbrigare…”
Come sta Dovbyk?
“Il ragazzo a me, tranne l’uno-due con Dybala, ha lottato e vinto tanti duelli. Non sta bene, è influenzato, on so se ce l’avrò per il Lecce… Dovrò pensare a altro, ci sto pensando, non so se domani si allenerà e come sta”.
La Roma deve lottare per salvarsi?
“Dico sempre che la classifica è lo stato attuale delle squadre., Lottiamo per uscire dalla bassa classifica. Questi giocatori sono abituati a stare dall’altra parte della classifica. E’ difficile convincerli? No, io sono convinto che risponderanno alla grande. Ma sono come San Tommaso, voglio toccare per credere”.
Come stanno Cristante e Hummels? Mancini può fare il quarto di difesa a destra?
“Il calcio è in continua evoluzione. Quello che fa Mancini a destra, lo fa Ndicka a sinistra. Perchè no, non escludo nulla. Vediamo. Hummels e Hermoso si sono allenati, tutto bene. Cristante vediamo domani se si allena”.
La Roma a luglio ha acquistato Le Fee, che tipo di giocatore è per lei e dove lo collocherebbe?
“E’ un giocatore di qualità, per me è un giocatore da metà campo in su. Ma sono convinto che possa fare Ancelotti o Pirlo da giovane, diventare un play. Deve sfruttare quest’anno di conoscenza e sono convinto che ci darà una mano in questo campionato”.
Come mai la Roma è spesso penalizzata dagli arbitri?
“Tutte le squadre si lamentano. La cosa più difficile è fare l’arbitro, e vanno rispettati. Possono sbagliare. Quando giocavo io sbagliavano di più. Ora sbaglia anche il Var, ma ora ringraziamo Dio che siano a questo livello. Ci si può lamentare, ma sempre rispettandoli”.
Ci sarà spazio per delle rotazioni?
“Vediamo…Paredes è un gran campione, lo vediamo tutti. Mi auguro possa stare sempre su questi livelli, non vedo perchè dovrei cambiare”.
Si è vista la tigna di una squadra a Londra, quanto è importante?
“Per me è basilare. Io non sono stato un campione, ma in campo ce la mettevo tutta. Una cosa i giocatori non possono non controllare: la volontà di morire in campo. Anche se stanno perdendo 3 a 0 non me ne frega niente, devi dare tutto te stesso”.
Ranieri conclude la conferenza: “Un abbraccio grande a Edoardo…tieni duro, siamo tutti con te”.
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