Vigevano, spariti 100mila euro dal conto dell’anziana: a processo la sorella amministratrice

VIGEVANO. Era amministratrice di sostegno dell'anziana sorella ormai inabile, ma secondo la procura le avrebbe sottratto quasi 100mila euro. Una vicenda che è emersa solo dopo la morte dell’anziana sorella e per la quale ora i figli della donna deceduta hanno fatto causa alla zia.

La ricostruzione

Con l’accusa di peculato e rifiuti d’atto d’ufficio è finita a processo una donna di 84 anni che vive a Vigevano. I nipoti si sono costituiti parte civile nel procedimento penale che si è aperto pochi giorni fa.

L’imputata è difesa dall’avvocato Andrea Costa di Pavia. Un caso che era emerso dopo un’analisi dei conti dell’anziana madre da parte dei figli (quindi i nipoti dell’imputata). Secondo la loro ricostruzione, erano spariti soldi prelevati in diversi momenti e che non sarebbero stati documentati all’ufficio competente del tribunale di Pavia. Proprio la mancata rendicontazione, prevista dalla normativa anche in caso si amministri il patrimonio di un parente, ha portato alla contestazione di rifiuto d’atti d’ufficio.

Per diventare amministratori di sostegno, infatti, bisogna ricevere l’incarico direttamente dal tribunale anche nel caso di parenti stretti.

Un’accusa che ha retto il vaglio della fase preliminare d’indagine, portando la procura a chiedere ed ottenere il rinvio a giudizio della donna. A giudicare l’anziana sarà il collegio giudicante presieduto dalla magistrata Elena Stoppini, con i togati Luisella Perulli e Carlo Pasta. Mentre l’accusa è rappresentata dal pm Roberto Valli. Il processo riprenderà a febbraio del prossimo anno. Nella prima udienza di pochi giorni fa è stata accettata l’ammissione come parti civili dei nipoti dell’imputata, al fine quindi di ottenere eventuali risarcimenti in caso di condanna dell’anziana parente.

Non è l’unico caso del genere che il tribunale di Pavia sta affrontando. Proprio lo stesso collegio giudicante ha in corso un procedimento su una vicenda analoga dove imputata è una 52enne della zona di Robbio, mentre poche settimane fa è stata condannata a 2 anni e 10 mesi una 51enne di Rivanazzano che era tutrice della cugina disabile e a cui avrebbe sottratto 213mila euro.