Elezioni al Bo, cappotto dell’Udu: prima lista con il 64%
L’Unione degli Universitari ha fatto cappotto alle elezioni delle rappresentanze degli studenti al Bo per il biennio 2024-2026.
Con 15.336 voti ottenuti in Senato Accademico, e un gradimento di oltre il 64 per cento dell’elettorato, la voce per eccellenza della sinistra studentesca si è aggiudicata tutti i seggi disponibili negli organi maggiori dell’università: «Un risultato storico con cui abbiamo portato i valori antifascisti dentro l’ateneo di Padova», commenta a caldo il coordinatore dell’associazione a Padova Domenico Amico.
Oltre al 64,51 per cento dei voti in Senato Accademico – dove siederanno Marco Nimis, Paola Maria Bonomo, Adriana Miccolis e Massimo Masini – si sono replicati in 11.967 preferenze per il consiglio di amministrazione, dove si conferma la presidente del consiglio degli studenti Emma Ruzzon, affiancata da Giada Aureli.
Per il Comitato per lo sport universitario (Cus) di voti ne sono arrivati 11.804 e sono stati eletti Alessia Palma e Noemi Alba; 11.326 voti per il cda dell’Azienda regionale per il diritto allo studio Esu, dove il volto dell’Udu sarà Matteo Greggio.
Numeri che segnano una vittoria schiacciante, decretata nella fibrillazione del tardo pomeriggio di mercoledì 4 dicembre a Palazzo Storione, sede dello scrutinio.
Come seconda lista preferita dalla comunità universitaria, sempre stando alle preferenze espresse per gli scranni del Senato, si conferma l’apartitica Obiettivo Studenti (di ispirazione cattolica) con 2.821 voti; la terza è Azione Universitaria, di estrazione meloniana, e con i suoi 2.684 voti in crescita rispetto a due anni fa. A seguire c’è la nuova e indipendente Uninsieme con 1.154 voti.
Débâcle per il Sindacato dell3 Student3 con il 4% delle preferenze (era la terza lista nel 2022 ed espressione storica della sinistra antagonista). Poi il Fronte della gioventù comunista con 582 voti, e GranzTalk, new entry di questa tornata elettorale con 261 voti.
Valanga Udu dentro e fuori le aule
«Ci affermiamo come la prima realtà nell’ateneo. Con un dato significativo siamo riusciti a contrastare il sentimento di razzismo diffuso e a portare i valori antifascisti dentro l’università», racconta il coordinatore Amico, «Siamo la prima lista più votata in Italia (a La Sapienza Udu ha preso 14.700 voti). Il nostro fare rappresentanza non è circoscritto alle sole mura universitarie: facciamo politica anche in città».
Un impegno tra gli studenti che di Padova vivono appieno i processi e le dinamiche: «Vogliamo partecipare attivamente, dal punto di vista culturale, sociale e politico al miglioramento della città», continua, «Gli studenti ci conoscono e prendono consapevolezza di questo, sulla scia del programma iniziato due anni fa, e su cui da subito intendiamo rimetterci in gioco». Le priorità? «I trasporti, le tasse da abbassare, il contrasto al caro vita e al caro affitti».
Sette schede, 25 liste
La comunità studentesca è stata chiamata al voto telematico dalle 9 di martedì alle 17 di mercoledì per eleggere i propri rappresentanti anche nei consigli delle scuole di Ateneo (otto su nove sono andate all’Udu), nei consigli di corso di studio, nel consiglio degli studenti. Correvano candidate e candidati di 25 le liste, due in più delle scorse elezioni nel 2022.
Destra in crescita
Dalla destra di estrazione meloniana si era candida in tutti gli organi maggiori Azione universitaria, a Padova in moderata ma evidente crescita nell’ultimo paio d’anni, uscita terza dal podio. «Siamo molto contenti del risultato ottenuto», tiene a precisare Matteo Dallan, candidato al Senato accademico della formazione, «Al Senato abbiamo praticamente doppiato il risultato della scorsa tornata elettorale con oltre 2.600 voti di lista, continueremo a lavorare per costruire l’alternativa concreta nell’università. Questo risultato è la prova concreta che gli studenti sono aperti al cambiamento».
Affluenza tiepida
Per il Senato accademico ha votato il 33,06% degli elettori: 24.886 su 75.269.
Dalla prima stima redatta, per il complesso degli organi maggiori, Scuole e corsi di laurea, la percentuale di votanti è stata del 26,88%; del 10,02% per l’International Student Council, del 23,58% per la l’area Disabilità ed inclusione nel consiglio degli studenti.
Nel 2022 l’affluenza si era attestata al 28%, e al 32% nel 2020. Due anni fa, la percentuale dei votanti per gli organi maggiori era stata complessivamente del 29,2%; del 7,68% per l’International, del 24,01% per la Disabilità. Sempre troppo poca, secondo i continui appelli di tutti i candidati all’esercizio del diritto di voto. Ignorati però da tanti iscritti.
Convalida definitiva
La commissione elettorale si riunirà per convalidare le votazioni giovedì 19 dicembre, e si pronuncerà definitivamente l’indomani.
Nel frattempo, sulla pagina online dell’Università saranno visibili i risultati preliminari. A partire dalla data di nomina, le rappresentanze elette rimarranno in carica per due anni. Nel caso di Udu, dopo i brindisi, il progetto può riprendere già da dov’era.