La Germania a un bivio, a due settimane da un voto decisivo
Quando, l’11 dicembre, il Bundestag voterà la sfiducia contro il Cancelliere Scholz, i Verdi potrebbero abbandonare la coalizione di governo e sostenere la candidatura di Friederich Merz, leader della CDU. I segnali in questa direzione sono stati confermati dalla nuova co-presidente del Partito Verde, Franziska Brandtner che, il 1° dicembre, ha dichiarato apertamente che su questioni chiave di politica estera come l’Ucraina, Merz è più vicino alla posizione dei Verdi rispetto a Scholz e a molti nella SPD. A due settimane dal voto di fiducia, la Germania è polarizzata sulla questione se inviare sempre più armi in Ucraina e rischiare una guerra diretta tra la NATO e la Russia, oppure optare per una diplomazia volta a raggiungere un cessate il fuoco. Come dimostra l’esempio dei Verdi, il partito della guerra dell’Occidente è mobilitato per creare fatti sul campo e disseminare mine per Donald Trump, nella speranza di bloccarne l’annunciata intenzione di risolvere la crisi in Ucraina.
Al centro del dibattito pubblico c’è il missile da crociera “Taurus”, che appartiene ad una categoria di sistemi di attacco superiore a quella dei missili statunitensi e britannico-francesi di cui l’Ucraina già dispone. Chi si oppone alla consegna sostiene giustamente che la consegna del Taurus, come la Russia stessa ha ripetutamente avvertito, significherebbe oltrepassare una linea rossa e rendere la NATO, e soprattutto la Germania, un obiettivo diretto degli attacchi militari russi.
Il 29 novembre, Alice Weidel, co-leader del partito di opposizione Alternativa per la Germania (AfD), ha sottolineato in un’intervista al settimanale svizzero Weltwoche che Mosca ha già inviato chiari avvertimenti, con l’uso di un nuovo tipo di missile a medio raggio e l’inasprimento della sua dottrina nucleare.
In un’intervista rilasciata al settimanale Preussische Allgemeine del 30 novembre, il generale Harald Kujat, ex capo di Stato Maggiore della Bundeswehr e uno dei principali oppositori del partito della guerra, ha avvertito che “l’unica opzione razionale per gli europei” è quella di sostenere il Presidente degli Stati Uniti se cerca la pace. Permettere l’uso dei Taurus per attaccare la Russia, secondo lui, porterebbe a “una rottura della coesione transatlantica” .
Inoltre, il 25 novembre, l’associazione tedesca dei medici “Giuramento di Ippocrate” (da non confondere con la federazione ufficiale dei medici) ha lanciato una sottoscrizione popolare per fermare la spinta verso la Terza Guerra Mondiale ed impedire un cambio di governo che porterebbe Friedrich Merz al potere. Avvertendo che dopo il voto di sfiducia, se i Verdi lo abbandonassero, a Olaf Scholz rimarrebbe solo il sostegno del proprio partito, l’associazione esorta la SPD a fare l’impensabile e ad accettare i voti degli altrimenti “ostracizzati” partiti di opposizione Alternativa per la Germania e Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW).
Per quanto riguarda lo stesso Scholz, finora si è attenuto all’approccio “sì, ma”: diplomazia sì, quando sarà il momento, ma per ora, si continua a fornire armi all’Ucraina (tranne il Taurus). Ciò è emerso anche durante la sua visita a sorpresa a Kiev dove, il 2 dicembre, ha incontrato Zelensky.
(Nella foto Sahra Wagenknecht)