Esplosione di Calenzano, trovati due cadaveri: le vittime salgono a quattro. Resta ancora un disperso
Sono stati ritrovati intorno alle 9 di martedì due dei tre dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano, vicino Firenze. Da quanto si apprende, sarebbero stati rinvenuti nell’area della pensilina della zona di carico. Salgono, dunque, a quattro le vittime accertate. Rimane da trovare un ultimo operaio, che ancora risulta disperso. Soltanto una delle vittime finora è stata identificata: si tratta dell’autotrasportatore 51enne Vincenzo Martinelli, originario di Napoli ma residente a Prato.
Il governatore toscano, Eugenio Giani, ha fatto sapere che ci sono ancora 14 persone in ospedale, di cui 2 gravi al Centro Grandi ustioni di Cisanello a Pisa: per loro la situazione è critica.
Intanto in paese oggi una nuova giornata di lutto cittadino, dopo quella di ieri. Sono state annullate tutte le iniziative in programma. E domani sarà lutto regionale.
Al momento, si avanzano una serie di ipotesi su cosa avrebbe innescato lo scoppio, ma la Procura di Prato è naturalmente ancora al lavoro: per il momento s’indaga per omicidio colposo plurimo. Il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, ha già nominato tre consulenti tecnici, esperti in incendi e in esplosioni, oltre a tre medici legali. Le indagini sono state affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Firenze e della compagnia di Signa. Non è escluso che, nelle prossime ore, vengano ascoltati anche i sopravvissuti, tra gli operai presenti nella zona di carico delle cisterne e le decine di dipendenti delle ditte circostanti, le cui drammatiche testimonianze sono riportate oggi dai giornali.
Intanto il mondo del lavoro ha deciso di fermarsi: Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore (a fine turno) per domani, con manifestazione che si terrà a Calenzano dalle 14.30 alle 16.30.
(Articolo in aggiornamento)
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