Patteggia 16 mesi per l’incidente dove perse la moglie e la figlia
Michele Petriccione ha patteggiato un anno e quattro mesi. Era accusato di omicidio stradale colposo per il tragico incidente stradale che il 27 settembre 2023 costò la vita alla moglie Maria Grazia Forgetta, 49 anni, e alla loro figlioletta Gioia di appena 5.
La Procura della Repubblica di Ferrara ha concluso l’inchiesta con il patteggiamento dell’uomo di Abano per stabilire le responsabilità del terribile sinistro avvenuto lungo l’autostrada A13, all’altezza del km 40 tra i caselli di Ferrara Nord e Ferrara Sud.
La tragedia
Secondo la Procura Petriccione non si era reso conto, nonostante i segnali, che a causa di un precedente scontro avvenuto qualche chilometro più avanti, la circolazione era bloccata e pur procedendo entro i limiti di velocità, la sua brusca frenata non era riuscita a impedire l’impatto contro un autocarro fermo in coda sulla corsia. Petriccione, che risiede nel quartiere Pescarini di Abano, si stava recando con la moglie e la figlia verso Caserta per trovare dei parenti. Se il conducente era uscito dal mezzo, una Saab, con ferite lievi, sul colpo erano morti la moglie Maria Grazia e la piccola Gioia.
«Mi sono preso la mia condanna», commenta commosso Petriccione.
«Non c’è momento che non pensi a quell’incidente. È un chiodo fisso. Ancora adesso mi pare impossibile e surreale quanto successo». Sono stati mesi pesanti quelli passati da quel 27 settembre ad oggi per il 50enne di Abano, originario di Caserta. «Solo da qualche mese ho ricominciato un po’ a connettere», racconta.
«Per molti mesi ho vissuto in una condizione di depressione e fondamentale è stato il supporto dell’azienda per la quale lavoro, la Deda Stealth, di amici, parenti, sia di qui, che della Campania. Da novembre 2023 sono seguito da una psicologa molto brava con sedute settimanali a titolo totalmente gratuito con l’associazione Deleofund. Analogamente mi stanno sostenendo anche le associazioni Tra Terra e Cielo Insieme e Figli in Cielo».
Dal dolore all’impegno sociale
Petriccione è riuscito a trasformare poi il dolore in una missione solidale.
È di domenica infatti l’inaugurazione dei quattro schermi da 75 pollici touchscreen per le attività dei bimbi iscritti alla scuola dell’infanzia Maria Immacolata di Monteortone, che aveva frequentato la piccola Gioia.
A questi vanno aggiunti 4 pc collegati. «Ho deciso di aiutare la scuola che aveva frequentato Gioia e in particolare suor Eddi, che non smetterò mai di ringraziare. È solo l’inizio di una serie di iniziative che ho in programma di portare avanti in ricordo della piccola e di mia moglie Maria Grazia. Sicuramente ci sarà un progetto con la scuola elementare De Amicis di Giarre che Gioia aveva iniziato a frequentare da una quindicina di giorni. Poi ci saranno altri progetti e non escludo di mettere in piedi una associazione. Ho fatto il corso per guidare le ambulanze della Croce Rossa - Comitato Terme Euganee».
Sono tanti i ricordi che aleggiano nella mente di Petriccione, che ha trovato anche nella fede la forza di proseguire. «Ripenso sempre ai nostri momenti spensierati, come famiglia. Ai viaggi, ai momenti semplici come una cena».