Va in tribunale armata: avvocatessa evita la pena con la messa alla prova
Ha chiesto di poter accedere all’istituto della messa alla prova l’avvocatessa milanese che il 21 marzo del 2022 entrò in tribunale a Treviso con una pistola nella borsa e ne uscì un paio d’ore dopo con una denuncia per porto abusivo di armi.
Martedì 10 dicembre, davanti al giudice delle indagini preliminari Marco Biagetti l’udienza, nel corso della quale, l’avvocatessa chiederà di poter accedere alla messa alla prova che permette all’imputato di presentare un programma di lavori socialmente utili, d’accordo con qualche ente pubblico o associazione benefica per estinguere il reato con sentenza di non doversi procedere, una volta mantenuta fede al programma.
Il singolare episodio ebbe come protagonista una legale di 59 anni, arrivata nel palazzo di giustizia di viale Verdi perché doveva difendere un nordafricano accusato di aver falsificato un permesso di soggiorno. Peccato che all’ingresso qualcosa non fosse andato per il verso giusto.
Dopo aver messo la borsa, come vuole la prassi, nel rullo che permette ai vigilantes di vedere il contenuto degli oggetti di chi giunge in tribunale, l’avvocato, che era entrato in compagnia dell’imputato attraverso l’ingresso della gente comune, perché privo di tesserino professionale, era stato bloccato dalle guardie giurate che avevano subito notato l’arma.
La stessa legale milanese s’era dimostrata stupita e incredula quando avevano estratto dalla sua borsa l’arma, priva di tappo rosso, che poi s’era rivelata una scacciacani. A quel punto, i vigilantes avevano preso in consegna l’arma e avevano lanciato l’allarme agli agenti della questura.
Due pattuglie della squadra volante erano intervenute al palazzo di giustizia e avevano subito sentito informalmente l’avvocato e il suo assistito, con il quale era entrato, rivelatosi estraneo alla vicenda. L’arma fu sequestrata e il legale del foro di Milano fino a pomeriggio inoltrato era stato trattenuto negli uffici di piazza delle Istituzioni dove era stato sentito a verbale e alla fine denunciato per porto abusivo d’armi.