“La nostra sede non è accessibile a tutti. Abbiamo bisogno d’aiuto”: l’appello di Minima Theatralia
Rendere accessibile senza barriere architettoniche e completamente inclusiva la propria sede nel quartiere Niguarda di Milano. E’ l’obiettivo della compagnia meneghina Minima Theatralia, che opera in particolare nella periferia nord-ovest del capoluogo lombardo e crea eventi di vario tipo che promuovono e valorizzano le relazioni e le risorse creative di un territorio nei processi di rigenerazione urbana. Hanno lanciato una campagna di raccolta fondi per raccogliere almeno 15mila euro, ne hanno già ricevuti 5mila, con l’obiettivo di assicurare e garantire in totale sicurezza l’accesso per tutti della loro sede, una struttura situata in un seminterrato. Il luogo dove svolgono attività culturali inclusive per circa 80 persone di varia età e con differenti disabilità sia motorie che intellettive ha bisogno di un ascensore, un corrimano e un nuovo pavimento in pvc per eliminare le barriere architettoniche presenti. A sostenere la causa sono scesi in campo personalità dello spettacolo come Raul Cremona, Giovanni Storti e il Mago Forrest, che hanno lanciato appelli alla donazione con messaggi di solidarietà. Minima Theatralia è una comunità teatrale che, attraverso l’arte, combatte discriminazioni e isolamento, promuovendo inclusione e diversità. I fondi raccolti non solo renderanno la sede accessibile, ma permetteranno anche di realizzare “THE MARY SHELLEY PICTURE SHOW – Frankenstein: La Creatura Siamo Noi”, in scena il 12 e 13 giugno 2025 al Teatro Elfo Puccini. “È fondamentale permettere anche alle persone con disabilità di accedere alla cultura e creare insieme. Come nel nostro progetto su Frankenstein, siamo tutti pezzi unici, ma è uniti che possiamo costruire qualcosa di straordinario” dicono a ilfattoquotidiano.it i Duperdu, Marta Marangoni e Fabio Wolf, direttori artistici della compagnia.
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