Leoncavallo, lo sgombero del centro sociale è una missione impossibile: rinviato 103 volte in 19 anni
L’ufficiale giudiziario è tornato dal centro sociale Leoncavallo con la cartella chiusa e la pratica ancora aperta per l’ennesima volta: per la precisione sono 103 volte in diciannove anni che si consuma questo grottesco rituale, che a Milano sta entrando nella tradizione cittadina quasi come la prima alla Scala.
È stato infatti rinviato al 24 gennaio prossimo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo, a Milano, storica area occupata e autogestita. Lo ha reso noto la Questura di Milano, presente per monitorare un presidio di solidarietà. Alla manifestazione, sin dalle prime ore della mattina, erano presenti circa 300 persone di varie realtà antagoniste della città. Dopo l’arrivo dell’ufficiale giudiziario e il rinvio, intorno alle 11, il presidio si è sciolto. Ma è un film già visto, come denuncia Fratelli d’Italia.
La protesta di De Corato
«Oggi abbiamo assistito all’ennesimo atto – 103esima volta in 19 anni – di questa triste vicenda che vede il rinvio dello sfratto del Leoncavallo, da parte dell’ufficiale giudiziario, forse al prossimo 24 gennaio. Nel frattempo, le conseguenze di tutti questi rinvii e perdite di tempo che da anni si protraggono, le stanno pagando gli italiani”. A commentarlo il deputato milanese di FdI, Riccardo De Corato.
Leoncavallo, chi impedisce lo sgombero?
L’ex vicesindaco di Milano sottolinea che “è ora che la magistratura trovi una soluzione e faccia assumere le responsabilità a chi impedisce agli ufficiali giudiziari e alle forze dell’ordine, di sgomberare questa struttura. Serve, da parte della stessa, un intervento deciso per tutelare i diritti dei legittimi proprietari e fermare l’emorragia di risorse pubbliche che tali controversie potrebbero comportare”. “Prima – conclude De Corato – avevamo a che fare con migliaia di anarchici, questa mattina nella sede di via Watteau occupata e autogestita, c’erano solo 300 antagonisti e no-global. A risponderne politicamente e penalmente trovo giusto siano tutte quelle persone che nel corso degli anni hanno, inoltre, ricoperto ruoli importanti nelle istituzioni, fiancheggiando gli stessi leoncavallini e permettendo che il Leoncavallo appunto continuasse ad essere occupato abusivamente dagli anarchici, ma che soprattutto ne hanno impedito gli sgomberi”.
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