Case di lusso in montagna: con 16 mila euro al metro Cortina batte Courmayer
Il fascino delle Olimpiadi. Da Gstaad e da St Moritz a Cortina. Sì, accade anche che l’italiano con villa nelle due cittadine sciistiche più rinomate in Svizzera decida di prender casa a Cortina.
Per uno status olimpico, ben s’intende. Tant’è che nei giorni scorsi c’è chi è salito a Cortina per verificare, con l’intenzione di concludere prima che i prezzi salgano.
Tra le mete più rinomate delle Alpi, la “regina delle Dolomiti” è infatti quella maggiormente gettonata per le case di lusso con il 40% delle richieste totali nonostante prezzi pari a circa 16 mila euro al metro quadro di media, con una crescita intorno al 10% rispetto al 2023.
Lo evidenzia uno studio del portale immobiliare Luxuyestate.com partner di Immobiliare.it. La seconda città più richiesta, alle spalle di Cortina, con il 26,5% della domanda complessiva, è Courmayeur, con prezzi intorno ai 10 mila euro, in diminuzione del 4% circa nel confronto con il 2023.
Ma attenzione: gli operatori di Cortina ammettono che nell’ultimo anno la media del rialzo è stata del 15%, per cui i prezzi oscillano dai 14 mila euro al mq ai 20 mila. Dipende dalla location.
I balconi più ricercati sono quelli di Pecol, Ciandaries, Grava e Alverà, dove si può arrivare a spendere anche tra i 24 ed i 25 mila euro. Con alcune eccezioni, magari per qualche caratteristica mansarda. O per ambienti da 180 mq che possono valere 4 milioni e mezzo.
Si scende sotto queste quote solo per gli immobili da ristrutturare (tipo una villa da 440 mq per soli 3, 5 milioni, cioè poco meno di 8 mila al mq).
In ogni caso, ristrutturare a Cortina costa molto di più che altrove. E l’offerta comunque è florida, si trova di tutto, dalle ville da mille metri con prezzo riservato, ai monolocali da 20 mq a soli 50 mila euro. In alternativa si possono acquistare multiproprietà, cioè singoli periodi dell’anno predefiniti, a partire da 2.500 euro a settimana. «In località come Cortina il posizionamento di un bene, la consistenza di quel bene, il bene stesso diventa quasi sempre un unicum» sottolinea Giuliano Dal Magro, agente immobiliare dell’agenzia “Dolomitissime” e presidente provinciale e vicepresidente regionale della Fiaip, la Federazione italiana Agenti immobiliari professionali. «I prezzi così alti, ai piedi delle Tofane, si riferiscono a immobili di lusso, di prestigio, insomma a residenze del tutto particolari. E nella considerazione dobbiamo comprendere le ristrutturazioni di eccellenza con degli arredamenti molto importanti; interventi seguiti da architetti di fama, italiani e perfino stranieri».
La media di questi gioielli spazia tra i 120, 150, i 170, anche i 180 metri quadrati. «Non stiamo parlando di metrature intorno ai 400 mq. Sono appartamenti» spiega Dal Magro «che fanno parte per lo più di immobili singoli, ricavati magari da due unità. A Cortina è difficile avere attico e super attico perché non ci sono immobili di questo genere. Ci sono delle mansarde con viste strepitose o degli appartamenti belli. E il più delle volte questi alloggi vengono venduti con arredi importanti».
La platea? «Italiani, per la maggior parte. Ma, si sa, lo stile Italia è sempre più ricercato. E quindi si sono affacciati russi piuttosto che americani. Ma in vista delle Olimpiadi il richiamo sarà sempre maggiore».
Si diceva di Cortina preferita da qualche italiano alle località svizzere. Secondo l’Alpine Property Report di Knight Frank, i prezzi maggiori si rilevano proprio a Gstaad, dove si sfiorano i 44 mila euro al metro quadro per le baite di lusso, e a St. Moritz che oscilla tra i 31.600 e i 34.900 euro al metro quadro. A Courchevel 1850, località francese, la vendita si muove fra i 30 mila e 33.200 euro al metro quadro.
Ma Cortina, in Italia, lascia tutti alle spalle. Il terzo posto, dopo Courmayeur, in termini di interesse, è occupato da Badia, con l’11% circa delle ricerche. Qui, i costi delle case di lusso sono una via di mezzo tra quelli di Cortina e di Courmayeur, e raggiungono i 12 mila euro al metro quadro in rialzo appena dell’1% rispetto a 12 mesi fa.
In quarta posizione c’è Madonna di Campiglio, con il 10% delle richieste complessive e prezzi che superano di poco quelli di Badia, fermandosi appena sotto i 13 mila euro. Quinto e sesto posto, nell’ordine, per Sestriere e Cervinia, ma in queste due destinazioni la richiesta di immobili di pregio si abbassa notevolmente, fermandosi rispettivamente al 4% e al 3,5% del totale.
A livello di prezzi, la celebre meta sciistica valdostana si aggira intorno agli 8 mila euro, mentre quella piemontese rimane sotto i 6 mila euro medi, mostrando una certa stabilità nel paragone con 12 mesi fa. Bormio, in provincia di Sondrio, chiude la graduatoria delle sette località esaminate, con la domanda di case di lusso al 2% circa e prezzi con una media appena superiore ai 6 mila euro al mq.