Mons Acutus, festa dei 20 anni per l’associazione-comunità
MONTÙ BECCARIA. Un’associazione che in questi vent’anni ha saputo fare comunità». Sabato sera il teatro Dardano di Montù Beccaria ha ospitato la festa per il ventennale della fondazione dell’associazione di volontariato “Mons Acutus – In memoria di Agnese Belcredi”.
Insieme al presidente Ernesto Belcredi e ai volontari, erano presenti i sindaci della zona, i consiglieri provinciali Amedeo Quaroni e Dino Di Michele, il parroco di Montù Beccaria, don Luciano Chiesa, il presidente onorario della Fondazione comunitaria della Provincia di Pavia, Giancarlo Vitali. «È una serata specialeper tutto il nostro gruppo che da vent’anni porta avanti con passione, entusiasmo e calore, in forma gratuita, tante iniziative di utilità sociale, di aggregazione e coesione – ha detto il presidente Belcredi – Il mio grazie è rivolto ai volontari che in questi venti anni hanno riservato un po’ del loro tempo per aiutare chi aveva bisogno, mi hanno sopportato e supportato in tutte le nostre iniziative. Insieme siamo riusciti a fare tante cose belle». Durante la serata, le volontarie Luisella Cantarini e Simona Vercesi hanno raccontato con immagini e video le tante attività svolte in questi venti anni dall’organizzazione.
[[(gele.Finegil.Image2014v1) Ventennale Mons Acutus]]
Poi il presidente ha ricordato la volontaria Maribel Manzanera, scomparsa a 92 anni proprio alla vigilia della festa. «Negli anni, da Montù Beccaria, Mons Acutus ha ampliato il suo raggio di azione mettendosi al servizio di altri Comuni e offrendo valido aiuto a moltissime persone – ha ribadito la sindaca del paese, Mary Lardini – Ernesto ha dedicato molto del suo tempo a trovare fondi e partecipare a bandi, inventarsi nuove iniziative. Sono molto orgogliosa di questo gruppo e mi ritengo fortunata ad avere questa associazione che opera nel Comune». Infine, il presidente onorario della Fondazione comunitaria, Giancarlo Vitali, ha ribadito che «sono poche le associazioni come questa che hanno saputo fare comunità». Oliviero Maggi