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Udine, un’altra serranda si abbassa: Querini chiude il negozio in piazza San Giacomo

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Con la notte di San Silvestro, Udine non saluterà solo l’arrivo del 2025, ma anche la fine di una lunga tradizione commerciale. Quella di Luciana Querini, componente dell’omonima famiglia di commercianti la cui storia è iniziata negli anni Quaranta dal capostipite Guglielmo. Ora, la nipote è pronta ad abbassare le serrande del suo negozio di abbigliamento femminile in piazza Matteotti.

La decisione è arrivata a 76 anni, dopo 41 anni di attività nel cuore della città e altri 57 dietro al bancone nella precedente sede in via Mercatovecchio. «Io sono già in pensione da tempo – spiega la titolare – ma comunque ora non starò a casa, ho altri interessi». Nel corso della seconda metà del Novecento, l’impresa commerciale avviata da Guglielmo (futuro vertice della locale Confcommercio) è cresciuta con il padre Luciano, che ha gestito lo storico negozio di abiti maschili: originariamente si trovava all’inizio vicino alla chiesa di San Quirino, trasferendosi poi in Casa Marzuttini. La figlia invece ha aperto il suo angolo dedicato al pubblico femminile il 14 aprile 1983.

«Mi è sempre piaciuto questo lavoro – prosegue –. La più grande mancanza saranno le clienti, ma tutte hanno il mio numero di telefono e ci troveremo in centro per prendere l’aperitivo». La scelta di chiudere il negozio riflette una situazione complessa per il commercio nel centro storico del capoluogo friulano. Negli ultimi dieci anni, infatti, oltre cento attività hanno cessato l’attività, lasciando vuoti spazi che un tempo erano il cuore pulsante della città.

«A Udine non c’è più commercio – spiega la commerciante non senza rammarico –. La piazza è stata rovinata da scelte che hanno privilegiato i bar. I marciapiedi sono pericolosi e nessuno li sistema. La gente non viene più per fare acquisti, ma solo per bere». Non punta il dito verso l’attuale amministrazione comunale, ma fa un discorso più generico: «Non è colpa di questo sindaco, ma da quando è stato spostato qui il mercato, hanno rovinato la piazza».

È tanta l’amarezza dietro alle sue parole: «Sono dieci anni che combatto, qui in piazza non fanno più nulla». Mentre spiega quali sono per lei i problemi che attanagliano la città, oltre la sua vetrina si vedono le luci natalizie che colorano la serata, le ultime che vedrà da dietro al bancone. Al suo posto non sono attesi sostituti: “Qui non ci saranno altri negozi” assicura. Si prospetta così un altro vuoto nel cuore cittadino, almeno per il momento. Gli sconti per la svendita pre-chiusura attirano lo sguardo interessato delle signore che scorgono la vetrina, qualcuna fa capolino all’interno in cerca dell’affare. Sono anche gli ultimi giorni di saluti con chi ha frequentato questo angolo della piazza, sfuggendo alla foto ricordo di addio, mentre attorno si inizia già a brindare all’anno che verrà.




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