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Dal Fascismo alle Olimpiadi: il Club nautico triestino Sirena festeggia un secolo di storia slovena

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Dagli anni bui del Fascismo ai fasti dei recenti Giochi Olimpici di Parigi. Festeggia un secolo di vita il Tržaški pomorski klub –Club nautico triestino Sirena, unica realtà sportiva slovena del litorale barcolano. Cent’anni che verranno rivissuti questa sera a partire dalle 19 al Kulturni Dom (Teatro stabile sloveno) di via Petronio.

Uno dei punti clou dei festeggiamenti del club presieduto dall’energico Igor Filipcic sarà la presentazione ufficiale del libro sul centenario redatto da Ivana Suhadolc, eccellente cronistoria di un sodalizio che alla fine dell’Impero austroungarico, decise di attivarsi nel campo... remiero.

La storia racconta infatti di come il Sirena dia inizio alla propria attività praticando il canottaggio grazie alla grande verve di Dragotin Starc. Tramite anche al tam tam sul quotidiano Edinost si dà notizia del desiderio di costituire il primo club remiero sloveno a Barcola. Un sodalizio molto all’avanguardia all’epoca, in cui si danno ampio spazio alle donne e anche ai ceti meno abbienti.

L’11 ottobre 1924 nasce ufficialmente il Sirena, il termine che anche in lingua slovena, indica la mitica creatura marina femminile: Martelanc, Brus, Sferza, Plesničar, Cergol, Okretič, Čok e Čermelj i cognomi del primo direttivo.

L’animata vita sociale trova ben presto però un ostacolo: le autorità del Regno d’Italia. A Roma il club sloveno entra nel Casellario delle Associazioni sovversive. Il Prefetto di Trieste il 17 agosto 1927 dà il colpo di grazia chiudendo il club. Saranno circa 400 le associazioni slovene triestine e goriziane soppresse dal nazionalismo italiano trainato dal Fascismo.

Gli anni più bui vissuti dalle nostre terre iniziano, lentamente a rischiararsi al termine della Seconda guerra mondiale.

Dopo alcuni tentativi andati a vuoti grazie all’iniziativa di Stanislav Starec, negli anni Settanta il figlio Inko avrà più fortuna: il 22 dicembre 1976 viene formalizzata la rinascita del Sirena. Ci sono i vari Tončič, Furlan, Taučer, Podbršček, Fabijančič, Guštin, Colja, Anton Pertot ed il presidente pro tempore Vladimir Pertot.

Il clima politico, non ancora idilliaco, è comunque decisamente migliorato. Il Sirena riesce ad ottenere uno spazio sul terrapieno di Barcola: è la svolta. Romeo Ferfoglia ed Edoardo Filipcic i due principali artefici dello sviluppo del club che nel mentre vira decisamente su un altro sport: la vela. Dopo un non semplice iter per iscriversi alla Fiv, il Sirena inizia a decollare. Esponenzialmente. Sia in termini numerici. Che qualitativi.

Il circolo barcolano può vantare la presenza di due grandi atlete che hanno partecipato alle Olimpiadi: Arianna Bogatec, classe 1969, a Barcellona 1992 ed Atlanta 1996 (sono gli anni del presidente Livio Pertot), e poi Jana Germani (1999), la scorsa estate nelle acque di Marsiglia per Parigi 2024.

Ci saranno anche loro questa sera al Kulturni Dom di via Petronio. Per celebrare un secolo di vita. Cento anni di storia e storie degli sloveni triestini di mare. Una Sirena che vuole continuare a veleggiare verso nuovi orizzonti. E nuovi traguardi. Sempre più ambiziosi. —




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