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Un personaggio scomodo

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Alla fine di giugno del 1976 nelle redazioni giornalistiche piomba come un fulmine a ciel sereno un dispaccio di questo tenore:
Il grande maestro sovietico Victor Kortchnoy, vincitore del recente torneo di Amsterdam, ha chiesto ed ottenuto asilo politico ai Paesi Bassi rifugiandosi in un commissariato di quella città.
Là riceve un sostegno morale inatteso – ma gradito – da Bobby Fischer che gli scrive:
“Cher Victor , felicitation pour votre decision correcte e bonne chance pour votre novelle vie”
Poco tempo dopo la sua sconfitta contro Karpov, Korthnoy aveva concesso una intervista alla Agenzia yugoslava Tanjug nel corso della quale i suoi apprezzamenti sul match mondiale perso divergono da quelli del vincitore Karpov e da quelli delle Autorità sovietiche per il tramite della Pravda.

Egli infatti pone l’accento, con orgoglio, sulle qualità di tenace lottatore da lui dimostrata e nel contempo critica la regola imposta dalla Federazione Mondiale per cui valgono per il conteggio del risultato complessivo conseguito, anche le partite finite patte.

Si dice invece, d’accordo a questo proposito con Fischer che propugna la fine del match mondiale solo con il conseguimento da uno dei contendenti del risultato di sei vittorie a prescindere dal numero di partite giocate… ivi incluse le patte come l’attuale Regolamento Mondiale invece prevede…
Queste dichiarazioni di Korchnoy sollevano forti critiche nell’ambiente scacchistico sovietico, in specie da parte di Petrossian che le definisce antisportive…. e a cagione di esse la Federazione scacchistica sovietica decide di sanzionare Korchnoj con la sua esclusione per un anno dall’equipe nazionale sovietica, il divieto di recarsi all’estero per giocare tornei internazionali e… salario diminuito.
Korcnoy prende atto e rimane tranquillo per un anno e le sanzioni contro di lui …vengono tolte.
Quando decide di esiliare, lasciando la moglie e la figlia a Leningrado le autorità scacchistiche sovietiche rivelano tutto il proprio astio nei suoi confronti: fanno recapitare una lettera aperta alla maggioranza dei grandi maestri non sovietici con la quale denunciano il ”tradimento” e “la condotta scandalosa” di Korchnoj nei confronti del proprio Paese per cui la Federazione sovietica chiede alla Federazione mondiale di prendere in considerazione l’esclusione del “traditore” dal prossimo mondiale , richiesta prontamente respinta dalla FIDE –Euwe in testa– e… si procede in proposito…
Dall’interzonale di Bienne (Svizzera) escono, a sorteggio: Larsen, Petrosian e Portisch; da quello di Manila altri tre: Mecking, Polougaeevski e Hort.
Qualificati d’ufficio: Kortchnoj e….Fischer!

Le ultime notizie su Fischer arrivano dalla California. Lo descrivono come un eremita paranoico, capelli irsuti, la barba incolta…
Il mondo scacchistico però non attende altro che il campione americano esca dal suo rifugio per mettere fine ai pettegolezzi …ma da Pasadena non perviene alcun cenno tranne il silenzio più completo per cui si prospetta alla Federazione Mondiale l’ipotesi doverosa di un rimpiazzo di Fischer con chi lo segue in classifica e che è già stato campione mondiale: cioè Boris Spassky al quale cosi si offre l’occasione di mostrare di nuovo tutto il suo valore scacchistico…

Dai sorteggi per gli accoppiamenti, la sorte indica i seguenti:

  • Polugaevskj versus Meking da giocare a Lucerna
  • Portisch – Larsen ad Amsterdam
  • Spasski – Hort a Reikiavic

Infine due nemici giurati: Tigran Petrosian, membro del massimo organo scacchistico sovietico, contro il rinnegato Korchnoj.
Una piccola cittadina della Toscana si offre come sede di gioco ai due (Korchnoj e Petrossian), nemici acerrimi.
I due, durante il mese che dura il loro match, non si scambiano nemmeno una parola e per proporre la patta ricorrono all’intermediazione dell’arbitro. Senza nemmeno scambiarsi uno sguardo…

A cagione di ciò non mancano di verificarsi incidenti.
Ad esempio, per creare suspence, Korchnoj tutt’ad un tratto proclama che intendono rapirlo e accusa di ciò l’apparato dirigenziale dello scacchismo sovietico… Chiede quindi, per proteggersi, di avere una guardia del corpo …che vegli su di lui.
A seguire e quando il match si fa oltremodo interessante, Korchnoj accusa il suo avversario di comunicare …telepaticamente durante la partita con i suoi secondi, Ree (Olanda) e Murey( Israel) mediante l’auricolare per ….la sordità (?!) e ne chiede la rimozione nel tempo di gioco….E sua moglie, Rona, si installa al centro del salone di gioco per …intercettare le onde emesse dall’…apparecchiatura elettronica di cui – Korchnoj si dice certo – è munito il suo acerrimo avversario. Apparecchiatura direttamente collegata con …Mosca . – sostiene -e di cui è fornito il suo acerrimo avversario Petrossian: In un ambiente così carico di elettricità – vien da dire -….di elettronica – il gioco degli scacchi propriamente detto non fu di alta qualità.
Al momento di dover giocare l’ottava partita, i due contendenti sono alla pari: 3 punti e mezzo ciascuno.
L’inizio è calmo, come sempre succede quando Petrossian ha il bianco.-
Il giocatore armeno mossa dopo mossa continua a incrementare lievi vantaggi.
Alla trentesima mossa però si accorge di aver messo una torre in presa senza alcun controgioco…e a Korchnoj non gli par vero ciò che vede e come è ovvio subito ne approfitta…

E’ opinione della maggioranza degli amanti del nobil gioco che Petrossian a questo proposito sia stato oberato dalla sua federazione di troppe responsabilità in questo match.
Gli avevano fatto comprendere senza mezzi termini che era lì per una missione di interesse nazionale. Doveva non solo battere un giocatore ma eliminare dalla corsa al titolo un serio ostacolo per il futuro del giovane Karpov.
Il match invece termina con la vittoria del fuori uscito Korchnoy, con grande dispiacere espresso da Poljugashevskj che a sua volta, a Lucerna, ha superato il turno e ora tocca a lui incontrare …la bestia nera…
Mecking a sua volta fa grande impressione vincendo l’interzonale di Manila con una preparazione al match durata otto mesi per dieci ore al giorno….Il risultato : Una saturazione che lo porta a rifiutare il suo secondo: il grande maestro italiano Mariotti, per incompatibilità caratteriale….e di seguito chiedere anche l’esclusione dell’arbitro svizzero…
Sulle dodici partite giocate, undici finirono patte…
A Lucerna Polougascevsky dà segnali di grande inquietudine nell’apprendere la vittoria del dissidente..
E’ sul . punto di battere Mecking, ma trema al pensiero di dover incontrare successivamente “il dissidente”” in semifinale. –
Amsterdam a sua volta fu teatro di una lotta senza compromessi tra Portisch e Larsen. Poche le patte ma brillanti vittorie per entrambi i contendenti, alternativamente. nella prima metà del match.
In seguito, Portisch prevale nettamente e fa suo il match col risultato di, 6 a 3 e mezzo.
Colpo di teatro nella notte del 27 marzo 1977: Spaskij viene portato d’urgenza in ospedale e operato per appendicite.

Hort, con fair play concede di rinviare di 15 giorni il prossimo match con lui, non intendendo approfittare del forfait che avrebbe potuto chiedere….ma bastano 10 giorni a Spassky per rimettersi seduto davanti la scacchiera , pronto a proseguire il match che termina con la sua vittoria ….per tempo scaduto. –

La Francia – evento raro – -organizza il match Kortchnoj-Polougaiewski al Grand Hotel di Evian, famoso per l’ospitalità che fornisce da lunga tradizione ai bagnanti sul lago Lemano.
Kortchnoj vi accede accompagnato da due nuovi secondi, due inglesi, i Grandi maestri Raymond Keene e Michael Stean e annuncia che non darà requie all’avversario:
Questi dal canto suo si propone di non avvelenare ulteriormente l’atmosfera e di non voler rilasciare dichiarazioni contro il suo avversario..…
.Il mondo degli scacchi resta peraltro stupefatto per il puntuale verificarsi delle predizioni del dissidente circa l’andamento del match.
Korchnoj infatti surclassa il proprio avversario e vince d’ impeto le prime tre partite della gara.
La settima è giudicata addirittura da antologia dagli intenditori e con essa Il dissidente mostra di rivivere una seconda giovinezza .
L’impari lotta termina con il punteggio di 8,5 – 4,5 .
Sull’altra riva del lago Lemano, a Ginevra, Lajos Portisch – autentica enciclopedia vivente per le aperture – si appresta al match contro Spasskj il quale si è sposato con una francese e vive a Medogne, nei pressi di Parigi.
All’arrivo alla località di gioco, Korcnhoj proclama che non darà quartiere all’avversario .
Dal canto suo Polougaievski al suo arrivo alla località di gioco dichiara che non intende polemizzare e quindi non rilascerà dichiarazioni polemiche per non avvelenare ulteriormente l’atmosfera.
Il mondo degli scacchisti rimane stupefatto al realizzarsi delle predizioni di Korchnoj circa i risultati degli incontri .
Le prime tre partite vedono altrettante nette vittorie del dissidente.
E l’andamento dell’incontro prende l’alllure di una dimostrazione di bel gioco più che un incontro per il titolo mondiale…
La settima partita – magnifica ! – Mostra il Korcnhoj novella formula. Un aggiornamento indica un risultato provvisorio di 6 a 1. Alla Fischer, insomma ! E l’ìncontro termina con il punteggio di 8,5 a 4,5. –

Victor Korcnhoj, una faccia da pugile anziano, di spaccone, adesso deve incontrare Boris Spassky -campione del mondo per tre anni ,in passato -. Il quale chiede ed ottiene di avere come suo secondo Bondarevsky.
Al momento di accordarsi sulla località in cui giocare, Spasskj adotta la sua solita tattica: Chiede all’avversario se ha una qualche preferenza in proposito. La risposta che proviene è: Belgrado e Spassky si dice subito d’accordo.
Duemila spettatori prendono posto in un grande cinema di Belgrado per assistere alla prima partita tra i due contendenti.
Come contro Polougajeskj la voglia di vincere di Korchnoj si manifesta subito ed è un vero miracolo se Spasskj non ….morde la polvere in questo primo incontro…
Il …bombardamento dei pezzi condotti da Kortchoj continua anche alla seconda partita ma quello che più impressiona è la volontà di distruggere, annientare l’avversario di turno….che si manifesta con il gioco di Korchnoj il quale dimostra tecnicamente di aver fatto grossi progressi…Dopo la decima partita Spassky è “sotto” di 5 punti. Dopo di che ,a voler quasi risvegliare l’interesse del match ,Korchnoj perde 4 partite a fila!
A questo punto Korchnoj presenta formale protesta perché -dice- il suo avversario invece di fissare la loro scacchiera di gioco, fissa quella …murale, destinata agli spettatori!!
Spassky, innervosito dal comportamento dell’avversario minaccia a questo punto di abbandonare il match ma fortunatamente tutto rientra ne il match riprende e si conclude al1a 18 partita giocata e vinta da Korcnhoj.




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