È morto a 96 anni Giuseppe Morgante, il “signore dei salumifici”
La comunità di Romans d’Isonzo piange la scomparsa di Giuseppe Morgante, 96 anni, originario di Tarcento, socio fondatore dell’omonimo salumificio di via Aquileia. Assieme alla sua laboriosa famiglia, Giuseppe viene considerato un benefattore per l’intero paese.
Una persona (e una famiglia) che nel secondo dopoguerra hanno avuto un ruolo importante nella storia sociale ed economica di Romans d’Isonzo. Un marchio storico, quello dei Morgante, tra i più qualificati a livello nazionale nella lavorazione delle carni, nella produzione dei salumi ed in particolare dei prosciutti, frutto di una lunga attività iniziata da Luigi Morgante nella seconda metà dell’Ottocento.
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Un’attività che ha coinvolto sei generazioni passate da Luigi a Cesare, quindi a Olvino, che negli anni Trenta aveva aperto un’azienda di macellazione a Tarcento, prima della sua tragica scomparsa sul finire della seconda guerra mondiale.
I suoi due figli maschi (Olvino ebbe anche due figlie), Giuseppe e Cesare, quest’ultimo deceduto nel 2004, giunsero da Tarcento a Romans nel 1957 rilevando da una cooperativa di salumai di Trieste, il salumificio triestino che divenne, così, Salumificio Morgante, tuttora operante sotto la gestione di Franco e Alberto, figli di Cesare e Giuseppe, affiancato da uno spaccio vendita.
Nato dal trasferimento del primo complesso di Tarcento, il salumificio di via Aquileia fu riconosciuto come una delle prime aziende italiane dedite alla produzione di prosciutti cotti, würstel, speck e pancette. L’azienda romanese si sviluppo molto velocemente, dando un lavoro ben retribuito ad oltre 300 persone, garantendo nel contempo prodotti sicuri e di alta qualità.
Giuseppe e Cesare seppero creare un fattivo rapporto collaborativo con le proprie maestranze e i risultati premiarono questa loro virtù. Negli anni Sessanta sostennero pure una formazione ciclistica e la Tarcentina calcio. Successivamente la famiglia avviò anche un prosciuttificio a San Daniele del Friuli, dando vita alla lavorazione di un’eccellenza dell’agroalimentare italiano che fu riconosciuta in tutto il mondo.
Giuseppe Morgante, che da qualche anno risiedeva a Grado, dove si è spento, è stata un persona molto generosa e solidale, che ha aiutato tante persone ma ha pure sostenuto costantemente diverse associazioni di Romans, in primis Solidea odv del presidente Pietro Colugnati, che lo ricorda con riconoscenza assieme al compianto Marco Felluga, amico intimo di Giuseppe ed insieme preziosi sostenitori del sodalizio. I funerali di Giuseppe, che lascia anche le figlie Elisabetta e Giulia, dovrebbero tenersi a Grado, ma in data ancora da stabilire. —
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