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Hacker: una cosa che non ho scritto

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Dopo la pubblicazione del mio ultimo libro, molti mi ha chiesto perché non ho considerato una nutrita schiera di persone e fatti decisamente rilevanti. Come ho scritto, non si tratta di un’enciclopedia, ma qualcosa di molto personale. Tuttavia improvvisamente mi sono ricordato di qualcuno che mi sono “dimenticato”. Si tratta di Mark Abene, noto anche come Phiber Optik, un personaggio decisamente emblematico perché la sua figura di giovanissimo genio del computer lo rende la personificazione concreta del minorenne protagonista di “WarGames”, il film che a metà degli anni Ottanta ha reso celebre la figura dell’hacker adolescente.

In effetti se non fosse stato per Kevin Mitnick, Mark Abene sarebbe stato probabilmente l’hacker più conosciuto degli Stati Uniti. Uno dei pochi, insieme allo stesso Mitnick e a Kevin Poulsen, ai quali è dedicato un libro ("Masters of Deception - The Gang that Ruled Cyberspace" di Michelle Slatalla e Joshua Quittner pubblicato nel 1995). Nato a Elmhurst, nel 1972, Mark Abene inizia a metà degli anni Ottanta a frequentare il mondo delle BBS (acronimo di Bulletin Board System si tratta di una rete aperta on line per la distribuzione di informazioni), che a New York sono numerose e molto affollate. In questo periodo il mondo dell’hacking dei network è caratterizzato dall’emergere del fenomeno dei gruppi. Usando come punto di contatto le BBS, i curiosi e i ribelli che viaggiano sulla rete telefonica tendono a organizzarsi e il più celebre gruppo che domina la scena della East Coast è quello della Legion of Doom fondata nel 1984 da un hacker che agisce sotto l’alias di Lex Luthor. Phiber Optik viene ben presto cooptato nella banda. L’esperienza di Abene nel gruppo, però, non è priva di contrasti e porta all’allontanamento di Mark dai LoD. Phiber Optik, però, non accetta di buon grado l’espulsione e crea un altro gruppo con il nome di Masters of Deceptions.

Alla causa di Mark aderiscono altri personaggi come Elias Ladopoulos (Acid Phreak), Paul Stira (Scorpion). Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta il MoD e i LoD ingaggiano una vera e propria guerra on line che porta ad una serie di exploit in cui vengono coinvolte terze parti e che ha l’obiettivo di dimostrare la superiorità degli uni rispetto agli altri. Tra le tante, Abene si rende protagonista della violazione del sistema informatico della televisione newyorchese WNET sui cui computer lascia il messaggio “Buon Giorno del Ringraziamento a tutti voi tacchini”. Abene finisce per diventare una celebrità, e quando la rivista “Harper’s” organizza un convegno nel dicembre del 1989 tra i quaranta selezionati ospiti per dibattere il tema della legalità e delle intrusioni telematiche ci sono anche Phiber Optik e il suo amico Acid Phreak.

Il 1990, però, porta le forze dell’ordine sulle tracce dei MoD. L’FBI e i servizi segreti degli Stati Uniti iniziano a intravedere negli exploit dei giovani hacker una minaccia per la sicurezza e il crash del sistema telefonico del 15 gennaio 1990 è la goccia che fa traboccare il vaso. Così il 24 gennaio la polizia di New York e i servizi segreti perquisiscono la sua abitazione e nel luglio del 1992 lo arrestano con l’accusa di avere violato sistemi informatici di interesse governativo. La sentenza definitiva arriva il 7 gennaio 1994 e il giudice Louis Stanton di New York, considerando quanto sia ormai famoso l’imputato, decide di mandare un messaggio a quei giovani che hanno intenzione di emulare le sue gesta: un anno e un giorno di carcere, 600 ore di lavoro per la comunità e tre anni di libertà vigilata.

Tuttavia è talmente celebre che viene intervistato da radio e riviste tra cui “Wired” e “New York Newsday”. Le visite dei giornalisti sono talmente frequenti che il suo nickname diventa “CNN”. Il 22 novembre del 1994, comunque, Abene viene rilasciato per buona condotta e dichiara che le “intrusioni informatiche” sono un passato che non ritornerà. In effetti non ritorna se non per un curioso incidente. Il 1° gennaio 1998, in risposta a un comando che ha lanciato per verificare on-line la sicurezza delle password dei suoi clienti, riceve da decine di computer sparsi in tutto il mondo migliaia di file contenenti in chiaro le password di quelle macchine. A scanso di equivoci, Abene denuncia immediatamente il fatto, dichiarando che si è trattato di un errore. Effettivamente dovevo considerarlo, anche se, come si diceva di Gene Kelly: è stato il più grande ballerino del mondo che ha avuto la sfortuna di essere contemporaneo di Fred Astaire.

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