Scanagatta e Flink: “Paolini storia dell’anno, Sabalenka si confermerà n. 1, Swiatek…” [VIDEO]
Il direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta e l’amico Steve Flink, giornalista membro dell’International Tennis Hall of Fame dal 2017, commentano la stagione 2024 del tennis femminile. Il dialogo parte da Jasmine Paolini, “la storia dell’anno” secondo Flink, e prosegue con le vincitrici Slam Sabalenka, Swiatek e Krejcikova. Spazio anche a Coco Gauff e alle altre statunitensi, poi le possibili sorprese e le eventuali riconferme della prossima stagione.
Ubaldo Scanagatta: “Siamo qui con il mio vecchio amico, collega e Hall of Famer, Steve Flink, e dedicheremo i prossimi 15 minuti alle ragazze, parlando del 2024, con qualche sguardo al 2025. Ciao, Steve”.
Steve Flink: “Ciao, Ubaldo. È un piacere essere di nuovo con te”.
Ubaldo: “Ok, allora, cosa ne pensi dell’anno delle ragazze? Voglio dire, abbiamo avuto Swiatek che sulla terra battuta sembra essere la migliore giocatrice. Ma poi, quando si gioca sul duro, forse Sabalenka. Poi, a volte, Rybakina ha avuto degli scossoni e ha vinto Wimbledon qualche anno fa. E ora, c’è anche una giocatrice italiana molto bassa e sorprendente che non era mai stata meglio del numero 42 o 44 del mondo quando aveva 27 anni. E poi improvvisamente è diventata numero 4 del mondo. Cosa ne pensi?”
Steve: “Beh, non hai nemmeno pronunciato il suo nome”.
Ubaldo: “Ok, lo dico io. Poi lo dici tu. Avanti”.
Steve Flink: “Voglio pronunciarlo come te. Ho bisogno di sentirla pronunciare di nuovo”.
Ubaldo: “Ok. Jasmine Paolini”.
Steve Flink: “Beh, Paolini è stata probabilmente la storia dell’anno, Ubaldo, se ci pensi. Possiamo parlare di Sabalenka tra un minuto, perché è stata la migliore giocatrice. Ma Paolini, che ha raggiunto due finali Slam di fila, al Roland Garros e a Wimbledon, ha sorpreso leggermente o forse anche un po’ di più del fatto che sia arrivata alla finale del Roland Garros e che abbia giocato abbastanza bene contro Swiatek, ma che sia stata surclassata, si potrebbe dire. Ma poi, subito dopo, a Wimbledon, è stato lì che si è confermata. Ha dimostrato che quello che è successo a Parigi non è stato un caso fortuito, ma che era il suo posto, che poteva fare bene in qualsiasi Major. Ha giocato bene il resto dell’anno, ha giocato bene nei tornei di fine anno.
Quello che mi ha colpito è che sembra aver aggiunto un sacco di… Si pensa a lei più che altro per la sua velocità, la sua rapidità e la sua intensità. Ma nel corso dell’anno si è evoluta, credo, aggiungendo un po’ di ritmo ai suoi colpi. Mi è sembrata più brava anche sulle altre superfici, non solo sulla terra battuta. Sono rimasto molto colpito da lei nel complesso. Ho pensato che abbia portato anche molto entusiasmo, perché è così coinvolgente. Non credo che ci siano molte giocatrici che entrino in contatto con il pubblico come lei. Ha un modo tutto suo di rapportarsi con le folle, alle quali piace, piace il suo sorriso e piace la sua determinazione. È anche molto più bassa della maggior parte delle altre giocatrici di punta, il che la rende più simpatica ai loro occhi”.
Ubaldo: Scanagatta: “Sì, è vero, perché tutti pensano che se ce l’ha fatta lei, ce la possono fare tutti. Se si ha abbastanza voglia di lavorare, di migliorare e di fare tutti gli sforzi nel modo giusto. E anche alla fine, stavo guardando quando ha giocato le Finals WTA, ha battuto Rybakina, che non era in gran forma. Ma anche, se si guarda il testa a testa con Sabalenka, non ci si aspetterebbe che lei abbia alcune vittorie contro qualcuno che è molto più potente, più alta, grande. Quei colpi che dovrebbero distruggere invece che è in grado di combattere con lei”.
Steve Flink: “Beh, è un’ottima contrattaccante. Sfrutta la sua velocità. E Sabalenka mi ricorda un po’ le partite che giocò contro Coco Gauff, dove aveva paura della velocità. Teme che le vengano annullati i suoi colpi migliori e che le venga restituita una palla in più e che lei possa commettere un errore che poche giocatrici possono commettere contro Sabalenka. Ma hai ragione. Paolini ha la capacità, credo, di competere contro chiunque. Non so se possa battere Swiatek sulla terra battuta. Quella è forse una delle sfide più difficili per lei. Ma a parte questo, può tenere testa a chiunque”.
Ubaldo Scanagatta: “E Coco Gauff? Ti aspettavi che andasse meglio?”
Steve Flink: “Ha avuto un anno deludente fino allo US Open. Era stata in semifinale all’Australian Open e al Roland Garros. Ha iniziato l’anno bene e avrebbe dovuto vincere il primo set contro Sabalenka in Australia. Doveva vincerlo – ha servito per vincerlo, 6-5, 30-0 -, ma ha perso quel game, ha perso il set e ha perso la partita. Poi è stata battuta nettamente all’Open di Francia. Poi l’estate è stata negativa per lei. Non ha avuto una buona estate e poi si è separata da Brad Gilbert, che l’aveva aiutata a vincere lo US Open un anno fa. Poi, in autunno, ha assunto un altro allenatore, Matt Daly, e hanno avuto molto successo, ha vinto un torneo e poi è arrivata a fine anno e ha vinto l’evento di fine anno in modo impressionante. Mi sembra che stia tornando la Coco dell’estate 2023, forse anche un po’ meglio. Sono convinto che quando andranno in Australia, sarà di nuovo una delle principali pretendenti al titolo. Andrà lì con molta fiducia.
Il suo dritto è sembrato di nuovo migliore alla fine dell’anno e si è stabilizzata di nuovo sul servizio. Mi ha ricordato molto il modo in cui ha giocato nell’estate del 2023, quando ha vinto un paio di titoli prima dello US Open e poi ha vinto quel torneo. È così che ha giocato alla fine del 2024. Mi sembra che si sia rivitalizzata e che si stia impegnando. Forse il cambio di allenatore ha funzionato. Mi dispiace che non abbia permesso a Gilbert di rimanere più a lungo, ma il cambio sembra funzionare”.
Ubaldo Scanagatta: “Non dobbiamo dimenticare che ha solo 20 anni”.
Steve Flink: “Giusto. È in giro da così tanto tempo. Nel 2019, a Wimbledon, va a giocare contro Venus Williams. In pratica è in circolazione da cinque, sei anni. E quindi si pensa a lei come a una venticinquenne. Hai ragione, dobbiamo ricordare a noi stessi quanti anni ha in realtà, ma lei pretende molto da sé stessa. Si aspetta altre grandi cose. Non si accontenta di un solo US Open. Quindi credo che nel 2025 si senta molto meglio rispetto alla metà dell’anno. Quando ha perso contro Navarro, per esempio, la sua collega americana, ha perso sia a Wimbledon che allo US Open. E Navarro è un’ottima giocatrice. Tuttavia, Coco non era contenta di questi risultati. Ora sembra di nuovo in ripresa”.
Ubaldo Scanagatta: “E Krejcíkova ha molto talento. Gioca un tennis piacevole da vedere, ma è sempre un po’ fragile fisicamente”.
Steve Flink: “Sì, ha avuto un grande Wimbledon e ha giocato bene alla fine dell’anno. Non so cosa aspettarmi da lei. Ha vinto un paio di major e ha avuto una buona carriera, ma con alti e bassi. Questa potrebbe essere la prima volta in cui ci dimostrerà di essere all’altezza. Hai ragione, è incline agli infortuni. Spero che inizi bene il prossimo anno, perché quando è in forma è molto divertente da guardare. Ha un gioco molto versatile, sa come attaccare ed è brava dalla linea di fondo. Fa tutto abbastanza bene, è anche un’ottima giocatrice di doppio. Voglio vedere cosa riusciamo a ottenere da lei nei primi sei mesi del 2025. Spero che sia molto simile a quello che abbiamo visto quest’anno”.
Ubaldo Scanagatta: “E le altre americane?”
Steve Flink: “Navarro, che ho appena citato. Navarro ha avuto un’ottima annata con le vittorie su Coco a Wimbledon, nello US Open e poi ha perso contro Sabalenka. Non ha concluso l’anno in modo altrettanto positivo, ma ha fatto molti progressi. Probabilmente è la giocatrice più migliorata tra le donne. Pegula ha avuto difficoltà. Sappiamo che lo aveva fatto anche l’anno precedente. Per molto tempo è stata la numero tre del mondo. Poi è crollata un po’.
All’inizio dell’anno si è infortunata, ma ha trascorso un’estate fantastica, coronata dalla finale dello US Open, dove ha perso 7-5 7-5 contro Sabalenka e ha giocato davvero bene, avrebbe dovuto vincere il secondo set in cui conduceva 5-3. Sento che Pegula sarà sempre nel vivo del gioco. Non so se Pegula possa vincere un Major. Penso che possa raggiungere altre finali, ma sarà difficile per lei vincerne una. Ma è una grande professionista, fa tutto bene e si muove bene. È divertente da guardare”.
Ubaldo Scanagatta: “Assomiglia un po’ a Casper Ruud, negli Slam”.
Steve Flink: “Potrebbe essere. Penso però che Pegula sia una miglior versione, dato che ha avuto picchi di rendimento un po’ più alti. Ma si assomigliano molto da questo punto di vista. Ruud è stato in finale allo US Open e due volte al Roland Garros, ma non ha mai dato l’impressione di poterne vincere anche solo una di queste. Con Pegula la storia potrebbe essere simile, anche se non penso che dovrebbe essere esclusa dalle papabili vincitrici di questi titoli. Se riuscisse a tornare in qualche finale e rimanere intorno alla posizione 5 o 6 del mondo – cosa che ha già fatto per molto tempo -, sicuramente rimarrebbe una pretendente per gli Slam. Non c’è nulla da vergognarsi nel dire ciò: allo US Open è stato bello vederla in quella condizione, dato che ha battuto tenniste come Swiatek”.
Ubaldo Scanagatta: “Chi pensi che terminerà il 2025 in vetta al ranking femminile?”
Steve Flink: “Penso che ci rimarrà Sabalenka. Nel 2024 ha vinto due Slam e credo possa fare altrettanto l’anno prossimo. Credo che rimarrà in quella posizione anche perché negli Slam va sempre in fondo. Quindi, a parer mio, uno o due Major l’anno prossimo se li porta a casa e vincerà di sicuro anche altri titoli. Nonostante Swiatek sia la più forte su terra, Sabalenka le sta subito dietro. Inoltre, Sabalenka sulle altre superfici è più forte di Swiatek e di tutti. Di conseguenza, credo che rimarrà numero 1 per qualche anno”.
Ubaldo Scanagatta: “Credi che Swiatek diventerà mai forte sull’erba?”
Steve Flink: “Bella domanda. Al momento neanche sul cemento è così forte come noi ci aspettavamo. Sono sorpreso, perché credevo potesse vincere di più su cemento e sull’erba in questi anni. Non ha giocato bene l’Australian Open, però ha vinto uno US Open. Fondamentale per lei sarà partire bene nel 2025. Ha perso molto tempo a fine di quest’anno per colpa della sospensione. Poi è tornata ma ha fatto un po’ di fatica. Non voglio che tra cinque anni saremo ancora qua a dire quanto forte sia sul rosso. Mi piacerebbe vederla vincere anche a Wimbledon, all’Australian Open e di nuovo allo US Open. Per un po’ di tempo ho pensato che fosse già in grado di vincere questi titoli. Quest’anno però non ha fatto vedere abbastanza su cemento e su erba. È stata molto deludente da questo punto di vista”.
Ubaldo Scanagatta: “Vedi qualche ragazza interessante in prospettiva oltre a Mirra Andreeva?”
Steve Flink: “Andreeva è migliorata molto quest’anno. Ma non vedo nessuna al momento che possa raggiungere risultati incredibili nel 2025. Penso più magari verso il 2026. Inoltre, credo che la maggior parte delle tenniste che ha giocato un buon 2024 lo possa ripetere nella prossima stagione”.
Ubaldo Scanagatta: “E su Jasmine Paolini invece? Credi che possa, almeno in parte, replicare quanto fatto nel 2024? Perché molte persone in Italia dicono che abbia fatto così bene quest’anno che sarà molto difficile confermarsi nel 2025”.
Steve Flink: “E’ difficile da dire. Sarà sicuramente impegnativo tornare in finale in due Slam. Io credo che possa ancora raggiungere ottimi obiettivi, magari una di queste finali e la vittoria di altri titoli che possano far sì che si confermi in top 10. Questo non mi sorprenderebbe affatto. Per quanto riguarda le finali Slam, due di fila è molto dura. Persino due in un anno è veramente complicato raggiungerle. Penso però che possa confermare il fatto che questo 2024 non è successo per caso”.
Trascrizione e traduzione di Pietro Sanò e Andrea Binotto