Migranti, Meloni in pressing: l’Ue accelera. Ma Schlein ancora s’illude di boicottare l’Albania
Ha partecipato anche Ursula von der Leyen alla riunione informale sul tema dei migranti promossa a margine del Consiglio europeo da Giorgia Meloni e dai primi ministri danese Mette Friedriksen, e olandese, Dick Schoof: la presidente della Commissione Ue ha illustrato i principali filoni i lavoro indicati nella lettera sulla migrazione dello scorso lunedì, concentrandosi sulla proposta di nuovo quadro giuridico in tema di rimpatri che la Commissione intende presentare nei primi mesi del 2025. Insomma, Bruxelles accelera. Ma in questo contesto Elly Schlein, anche a lei in Europa per la riunione di leader socialisti, ancora s’illude di poter boicottare i centri per migranti in Albania.
Migranti e Ucraina: Meloni ai vertici nonostante la febbre
Meloni in giornata è stata colpita da un “intenso stato influenzale” che l’ha costretta a rinunciare a una parte degli appuntamenti di giornata. Il premier non ha però voluto mancare la riunione sui migranti e la prima sessione del Consiglio sull’Ucraina. Solo dopo aver partecipato a questi due momenti ha accolto la proposta degli altri leader di concedersi qualche ora di riposo in albergo. Meloni, che nella serata di ieri aveva anche partecipato all’incontro con Zelensky promosso dal segretario generale della Nato Mark Rutte, ha quindi delegato il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del Med5, a rappresentare l’Italia nel prosieguo dei lavori.
Al tavolo informale promosso dall’Italia anche von der Leyen
Al vertice informale sui migranti hanno partecipato, oltre ai premier di Italia, Danimarca, Paesi Bassi e alla presidente della Commissione Ue, anche i leader di Cipro, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Svezia e Ungheria. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati in particolare i temi delle “soluzioni innovative” da applicare alla gestione del fenomeno migratorio e in particolare “al rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Soluzioni innovative per spezzare il “modello di business” dei trafficanti
Meloni, oltre a sostenere “la rapida presentazione e finalizzazione della nuova proposta legislativa”, si è soffermata sulla rilevanza delle soluzioni innovative, soprattutto per spezzare il “modello di business” dei trafficanti di esseri umani e, allo stesso tempo, consentire di focalizzare gli sforzi di accoglienza europea nei confronti di chi ha effettivamente diritto alla protezione internazionale.
Il modello Italia-Albania al centro delle riflessioni europee
La discussione tra i leader si è concentrata sull’esigenza di disporre di un quadro normativo europeo sempre più chiaro ed efficace con, in particolare, il rafforzamento dei concetti di Paese sicuro di origine e Paese terzo sicuro per sostenere le soluzioni innovative al centro delle riflessioni europee, a partire dal modello Italia-Albania e dalla possibile creazione di “returns hubs” in Paesi terzi. “Particolare interesse”, spiega ancora la nota della Presidenza del Consiglio, “è emerso anche verso il rafforzamento dell’azione europea lungo le rotte migratorie con Unhcr e Iom in tema di rimpatri volontari assistiti”.
La cooperazione tra i leader europei per rendere sempre più efficace la politica migratoria dell’Ue
I leader presenti hanno espresso apprezzamento sia per la Lettera della presidente von der Leyen sia per il taglio operativo delle Conclusioni in tema di migrazione in approvazione al Consiglio europeo e hanno concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo con l’obiettivo di rafforzare e rendere sempre più efficace la politica migratoria dell’Unione europea.
Schlein ancora s’illude di boicottare il protocollo con Tirana
Più o meno contemporaneamente Elly Schlein incontrava i leader socialisti per sostenere la tesi del “fallimento” dei centri in Albania, riferendo della sua visita di qualche giorno fa. “Ci ho tenuto a raccontarlo perché preoccupata dal fatto che ci sia, qui in Europa, chi voglia andare nella stessa direzione che si è rivelata fallimentare per l’Italia”, ha detto Schlein, la cui crociata contro il protocollo con Tirana appare sempre più lunare.
(Foto dal sito della Presidenza del Consiglio)
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