IL TEMPO (L. PES) - Nel segno di Dybala e Saelemaekers. La Roma travolge il Parma all'Olimpico e si regala tre punti preziosi per trascorre-re un Nalate più sereno in vista degli ultimi esami tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025. Il 5-0 alla squadra di Pecchia restituisce fiducia ai giallorossi che dopo la pesante sconfitta in casa del Como dovevano rispondere davanti al proprio pubblico (quasi 63mila ieri per un nuovo sold out) e soprattutto ritrovare una vittoria che allontanasse la zona retrocessione. Quattro i successi di fila tra le mura amiche per Dybala & Co. che hanno messo a segno ben sedici gol negli ultimi trecentosessanta minuti giocati all'Olimpico tra campionato, Europa e Coppa Italia. È stato il pomeriggio delle scelte per Ranieri , che ha probabilmente trovato la formula giusta per dare ampiezza alla manovra e servire Dovbyk in maniera più funzionale. L'antipasto era arrivato nel match con la Sampdoria in Coppa Italia dove Saelemaekers aveva agito da quinto a destra. Confermato anche ieri, il belga è stato autore di una prestazione da incorniciare con lo splendido gol al volo (quello del 2-0) oltre al rigore procurato nella ripresa e allo zampino sulla seconda rete di Dybala. Proprio l'argentino è stata l'altra luce ritrovata del pranzo prenatalizio contro gli emiliani. Si prende il rigore del vantaggio, lo trasforma, poi torna a segnare su azione per il tris giallorosso e infine regala a Dovbyk un cioccolatino da scartare e metttere in porta per il 5-0 finale. Tra voci di mercato e l'amore incondizionato del suo pubblico, la Joya finalmente torna a brillare e regala al tecnico nuove soluzioni. Il tridente con l'ucraino ed El Shaarawy ha funzionato a meraviglia, supportato dalla qualità di Paredes e la sostanza di Koné tornato subito ai suoi livelli dopo il sacrosanto riposo infrasettimanale. Benzina anche sugli esterni che dopo quasi quattro anni sono tornati a regalare un gol da «quinto a quinto» (era Roma-Spezia del gennaio 2021 con Spinazzola e Karsdorp protagonisti) e permettono alla squadra di attaccare in ampiezza. Ha ritrovato i suoi «monumenti» Ranieri. Sì perché oltre a Paredes c'è stato anche un grande Hummels che è tornato a guidare la difesa insieme al sempre attento Svilar, anche ieri autore di un paio di parate decisive. Talmente tanto soddisfatto dei suoi il tecnico che non opera cambi. Novanta minuti per tutti a dimostrazione che le scelte sono state fatte e chi vuole insidiare i titolari deve lavorare tanto. Ma guai a sentirsi nuovamente guariti. Tra sei giorni c'è la trasferta in casa del Milan poi il derby del 5 gennaio. Il mese della verità sta volgendo al termine ma probabilmente i primi bilanci saranno fatti al giro di boa di inizio anno. La strada per rinascere è ancora lunga.
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