LBA UnipolSai 12ª andata 2024-25: gli squali trapanesi non fanno paura all’Olimpia Milano che lancia un segnale forte al campionato
Nono posto a 12 punti con un bilancio di 6 vinte e 5 perse. Questa era la classifica in campionato prima di questo match per l’Olimpia, e dati alla mano una sconfitta casalinga avrebbe complicato non poco la strada per raggiungere le F8 di Torino.
Un esclusione sarebbe stata clamorosa, ma questo big match incastonato tra due impegni gravosi come Bayern Monaco e Olympiacos non poteva essere snobbato. Per questioni di classifica come vi ho appena detto ma c’è dell’altro, perché i giocatori sono orgogliosi e se son campioni lo sono ancor di più.
Quindi ero certo della volontà non solo di vincere ma anche di stravincere, per lanciare un messaggio forte e chiaro a tutta la LBA: Milano c’è, è viva e se qualche volta stacca la spina pazienza perché è una situazione contingente.
Farlo poi contro la strombazzata Trapani, che comunque ha tantissimi meriti perché non è facile costruire una squadra in pochi mesi e farla funzionare subito bene, dà ancora più gusto anche se si sono consumate parecchie energie in vista della sfida contro l’Olympiacos.
La partita si è giocata a ritmi alti, i siciliani sono partiti fortissimo senza timore reverenziale e hanno subito accumulato un buon vantaggio: ciò che ha fatto girare inerzia e che a posteriori ha deciso il match sono stati quei tiri liberi fondamentali nel primo quarto quando l’Olimpia Milano ha sfruttato il bonus a proprio favore ed ha ricucito punto su punto.
Poi le percentuali degli Squali si sono abbassate e tatticamente diciamo che fare a gara a chi ne fa di più contro Milano, seppur in versione LBA, scondo me non è il massimo dei gameplan.
E’ vero anche che Repesa ha quella squadra lì, mica può dire a Notae o a Robinson di giocare il control game e di non accelerare mai. Quindi come caratteristiche insite nel roster a mio parere Trapani soffrirà sempre contro l’Olimpia, magari meno contro altre squadre che hanno caratteristiche diverse.
I siculi comunque promettono di essere una bella mina vagante nei playoff, con il loro atletismo ed energia in primavera inoltrata saranno una brutta gatta da pelare, e poi il Presidente Antonini ha promesso un altro colpo di mercato per potenziare il roster. Ne vedremo delle belle.
LE PAGELLE
#1 Nenad Dimitrijevic 7: a me è piaciuto in varie fasi del gioco, e chi se ne frega delle 4 perse, andando a 100 all’ora è quasi fisiologico. Ovvio che stasera il ritmo partita fosse a lui congeniale
#2 Niccolò Mannion 5,5: anche per lui il ritmo avrebbe dovuto essere congeniale, invece non è mai riuscito a far scatenare i cavalli del suo motore anche se in difesa non ha certo scioperato
#7 Stefano Tonut 6,5: 3-4 giocate da Stefano Tonut, altrettante non da Tonut. Ma il bilancio a mio avviso è ampiamente positivo
#10 Leandro Bolmaro 7,5: difensivamente è una piovra, ricorda a tratti Ricki Pittis. Offensivamente invece quando accelera fa paura, ogni tanto deraglia. A mio avviso dovrebbe essere più sotto controllo #12 Armoni Brooks sv: soli 5 minuti in campo, in una partita da corri e tira gli avrei dato molta più fiducia
#16 Zach Leday 6: soffre l’atletismo di Eboua e Horton ma si difende con l’esperienza. I liberi racimolati nel primo quarto sono stati importantissimi
#17 Giampaolo Ricci 5,5: un canestro in transizione imbeccato da Tonut, poi poco altro. Ma per come si è messa la partita diciamo che era quasi come un pinguino all’Equatore
#25 Ousmane Diop 7: altra grande prova per Diop, sveglissimo nel convertire in punti i tanti scarichi che gli esterni gli hanno recapitato nelle mani. E anche in difesa si è sentita la sua fisicità #30 Guglielmo Caruso sv: 4 minuti ma un paio di buone chiusure difensive #31 Shavon Shields 8: in penetrazione è semplicemente non controllabile, se da fuori poi ha la mano calda allora ciaone proprio
#33 Nikola Mirotic 8,5: sta giocando una stagione sensazionale e questa partita ne è la prova. In attacco è micidiale da ogni posizione, in difesa arrivo a dire che non sta facendo rimpiangere Melli, il che significa che rappresenta l’arma totale alal quale Milano si affiderà per vincere F8 e scudetto
#00 Paul Eboua 7: bella partita la sua, energia ed atletismo allo stato puro dimostrazione che coi giovani bisogna avere pazienza. Quella che il buon Paul fa perdere al suo coach quando tira da 3
#1 JD Notae 7,5: ha dominato in LegaDue e fosse più continuo potrebbe dire la sua anche in A, a patto che abbia le chiavi della squadra. Realizzatore mica da ridere
#2 Chris Horton 6: classico lungo che non chiede la palla per essere efficace, ideale per giocare in questa squadra. Fa sentire la sua fisicità
#5 Justin Robinson 7: altro giocatore tutto pepe, peccato per l’infortunio che l’ha tolto di mezzo, ci avrebbe fatto divertire
#6 Riccardo Rossato 6: un bel canestro in avvicinamento e poco più
#7 Amar Alibegovic 8: duella a suon di canestri con Sua Maestà Mirotic e non ne esce sconfitto se non al fotofinish
#9 Langston Galloway 7,5: grande partita anche per l’ex reggiano che se la si mette sul realizzare punti è secondo a pochi
#11 John Petrucelli 6: si vede soprattutto all’inizio con qualche giocata difensiva delle sue, poi cala
#21 Tibor Pleiss sv: come sono lontani i tempi in cui decideva le partite (spesso contro l’Olimpia) per L’Efes….
#22 Stefano Gentile sv:
#44 Gabe Brown 4,5: sbaglia tutti i tiri presi e commette troppi falli, classico esempio di straniero che usurpa posto ad un italiano
SALA STAMPA
CRISTIANO GARBIN
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