Pupo e la cena da 5500 euro offerta a Tony Effe: “Mi disse che quando sarebbe diventato famoso e avesse avuto i soldi avrebbe ricambiato. È arrivato il momento”
Amato alla follia o mal sopportato, principe nella sua Roma e idolatrato dalla generazione Z, personaggio divisivo se adesso ce n’è uno. Oscar Wilde diceva “l’importante è che se ne parli”. E nel 2024, di Tony Effe se n’è decisamente parlato. Per il dissing con Fedez, perché “Icon”, il suo ultimo disco, è triplo platino e per la partecipazione al prossimo Festival di Sanremo con il brano “Damme ‘na mano”. Ma soprattutto per i recenti fatti che lo hanno coinvolto nel caos del Capodanno romano al Circo Massimo: lo stop del Comune, il dibattito sulla censura, la solidarietà dei colleghi, inviti e dietrofront. E ancora il nuovo show al Palazzo dello sport nella notte di San Silvestro, questa volta personale, con prezzi calmierati e sold out che è arrivato nella giornata di ieri.
Nelle scorse settimane, la popolarità di Nicolò Rapisarda (vero nome dell’artista) è schizzata alle stelle. È dappertutto e sulla bocca di tutti. Anche di Pupo che, in un elzeviro pubblicato per Quotidiano Nazionale, ha raccontato un aneddoto proprio sul trapper della capitale. “Con la cancellazione della sua partecipazione al concerto di Capodanno a Roma, è improvvisamente diventato popolarissimo. Io lo conosco già da qualche anno e, visto che siamo nel periodo delle feste e dei cenoni, voglio raccontarvi di una mitica cena che offrii a lui e ai suoi amici della Dark Polo Gang. Li portai tutti a mangiare il tartufo da Alessandro Borghese. Eravamo in undici. C’erano anche Giuseppe Cruciani e Fabio Rovazzi”, spiega.
Una serata pagata a peso d’oro, ma niente che Enzo Ghinazzi non avesse previsto: “Borghese, alla fine, mi presentò un conto da 5.500 euro (in quell’occasione, stando a FanPage, Pupo mostrò allo chef le sue rimostranze per lo sconto del solo 10%, ndr). Niente di scandaloso, visto il consumo industriale di tartufo e di champagne che ci fu. Ricordo la gioia e la soddisfazione di Tony Effe che, salutandomi, disse: ‘Pupo, sei davvero un grande. Appena diventerò famoso e farò i soldi, ricambierò volentieri l’invito’”. Adesso, secondo il cantautore, per Rapisarda è arrivato il tempo di tenere fede alla promessa: “Eccoci Tony, il momento è arrivato – scrive l’autore di ‘Su di noi’ –. Aspettiamo che il Festival finisca e poi tartufo a volontà e fiumi di champagne. Festeggeremo il tuo successo”.
In effetti, i presupposti perché Tony Effe cavalchi la celebrità acquisita negli ultimi mesi ci sono tutti. Con lo show del 31 dicembre si chiuderà per lui un anno da record: oltre al già citato triplo disco di platino per l’album e al dissing con Fedez, il trapper romano è stato protagonista della scorsa estate insieme a Gaia con la hit “Sesso e Samba” (più di 100 milioni di streaming su Spotify) e ha esordito nei palazzetti con le date dell’Icon Tour a Roma e a Milano. A febbraio, il teatro Ariston sarà il palcoscenico ideale per farsi conoscere anche dal pubblico generalista di Rai1.
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