La consulente del lavoro Laura Morena aiuta i clienti e risolve i problemi con precisione
SALASSA. Seguire le orme della sorella Grazia e diventare a tutti gli effetti consulente del lavoro è ciò a cui aspira Laura Morena, 26 anni, di Salassa, da tre anni dipendente in uno studio di consulenti per il lavoro a Ivrea. Tra le sue caratteristiche ci sono tanta voglia, abnegazione e determinazione nel voler imparare per essere, un giorno, totalmente autonoma.
Qual era da piccola il suo sogno nel cassetto e che cosa l'ha spinta poi a scegliere questo lavoro?
«Da piccola ho sempre sognato di lavorare in un negozio di abbigliamento, fare la commessa era una mansione che m'intrigava parecchio, poi man mano che passavano gli anni e vedevo prima mia sorella Grazia, 34 anni, già consulente del lavoro e poi anche l'altra mia sorella Maria, di 36, commercialista, indirizzarsi sempre più verso studi economici, ho scelto anch'io quella strada, visto che anche a scuola mi è sempre piaciuta molto la matematica».
Qual è stato il suo percorso scolastico e come ha approcciato il mondo del lavoro?
«Ho frequentato l'istituto di istruzione superiore 25 Aprile-Faccio diplomandomi nel settore Amministrazione, finanza e marketing, la vecchia ragioneria, poi una volta ottenuto il diploma ho voluto proseguire gli studi e mi sono iscritta all'Università a Torino seguendo Economia a commercio. Terminati gli studi, ho subito cercato di entrare nel mondo del lavoro e, come prima occupazione, ho iniziato un periodo di tirocinio in una carpenteria, ma non era esattamente quello che volevo fare. Tre anni fa è poi arrivata la grande chance di poter lavorare in uno studio di consulenti per il lavoro e ho subito colto la palla al balzo».
Come si svolge la giornata in uno studio di consulenti per il lavoro?
«Ogni giorno è diverso dall'altro, visto che non ci sono scalette giornaliere da seguire. Tra i vari lavori che devo sbrigare ci sono, ad esempio, le assunzioni da effettuare, ma anche cessazioni, trasformazioni da tempo determinato ad indeterminato e da part-time a full-time e viceversa, le proroghe dei vari contratti, la compilazione dei cedolini delle paghe che avvengono dall’1 al 15 di ogni mese, la trasmissione degli F24 all'Agenzia delle entrate, le denunce all'Inail, ma anche lavori che comportano sgravi contributivi, agevolazioni, casi di maternità, da gennaio a marzo la compilazione dei vecchi Cud, ora pratica chiamata Cu, la certificazione unica, mentre in estate il modulo 770 con i vari versamenti che le aziende fanno all'Agenzia delle Entrate».
Attualmente quante ditte segue?
«Attualmente 33 e ci sono aziende da venti fino a cento dipendenti, tutte imprese dislocate tra Piemonte e Lombardia. Siamo sempre molto impegnati, le giornate a volte sembrano interminabili, ma vogliamo svolgere un ottimo lavoro affinché tutti i clienti siano soddisfatti».
Dovesse descrivere il suo lavoro in cinque aggettivi, quali sceglierebbe e perché?
«È un lavoro impegnativo, ordinato, preciso, versatile e formante. Partendo dall'impegnativo, per effettuare questo lavoro serve sempre il massimo dell'impegno in ogni singolo dettaglio, ordinato perché bisogna sempre avere le idee molto chiare su ogni problematica che può sorgere in qualsiasi momento. La precisione nel rispettare le varie scadenze è poi un aspetto di fondamentale importanza, poi versatile perché, come detto, non c'è una giornata uguale a quella precedente ed infine, ma non per questo meno importante, formante, visto che bisogna sempre essere aggiornati sulle ultime novità, anche se nel mio caso attuale questo aspetto è agevolato dal mio datore di lavoro che ci informa sempre tempestivamente, ma è giusto che sia sempre aggiornata, per il mio futuro in questo lavoro».
A proposito di futuro, come vede il suo lavoro tra qualche anno?
«Il mio obiettivo è quello di diventare a tutti gli effetti consulente del lavoro, ma per riuscire a raggiungere questo obiettivo c'è tutto un iter da seguire. Innanzitutto l'idea è quella di riprendere gli studi il prima possibile, sostenere l'esame finale, con una parte scritta e una orale, poi svolgere un periodo di praticantato della durata di diciotto mesi in uno studio, prima di conseguire l'abilitazione e poter esercitare autonomamente. Mi dovrò poi iscrivere all'Ordine dei consulenti del lavoro di Torino per completare il percorso». L.P.