Australian Open, è nata un’altra stella? Il 19enne Tien fa fuori Medvedev dopo quasi cinque ore
L. Tien b. [5] D. Medvedev 6-3 7-6(4) 6-7(8) 1-6 7-6(7)
Che fatica la vita da Medvedev! Dopo averla scampata per poco nel primo turno, dopo 4ore e 53’ è costretto a riconoscere la superiorità odierna di un ragazzino sbucato dal nulla ma che con talento, cuore, ardore l’ha portata a casa. Applausi per Learner Tien, ragazzo eroico, immagine del tennis fatto di qualità, resistenza e gran cuore.
La gara è finita 6-3 7-6(4) 6-7(8) 1-6 7-6(7) ma è stata la vittoria del tennis. Meraviglioso quello giocato dal ragazzino: fatto di un rovescio d’altri tempi, di un back difensivo che si è appoggiato benissimo alla palla dell’avversario, di un cuore coraggioso che lo ha spinto oltre i limiti. Si è trovato col match point tra le mani nel corso del terzo set, ha dovuto rifiatare nel quarto, sembrava bollito nel primo game del quinto set ma ha resistito. Ha atteso, prima di trovare il coraggio giusto per approdare al terzo turno. Il sorriso finale di Tien che non riusciva più a muoversi, la gioia del suo team, gli onori per lo sconfitto. Il tennis! Che meravigliosa storia ci tira fuori nel cuore della notte di Melbourne. Una gara che si spiega con la percentuale di punti ottenuti sotto pressione: oltre il 60% per il giovane Learner.
N. 121 del mondo, appena diciannovenne. Le caratteristiche del suo gioco sono simili a quelle del suo avversario: si adagiano alla grande i colpi dell’americano sulla velocità di palla del russo. Daniil lo sa e va in tilt ben presto perché non riesce a sfondarlo come vorrebbe. Il rovescio senza peso ha dato un grande fastidio all’ex n. 1 del mondo.
A questo aggiungeteci lo slice di rovescio che è stato il colpo della gara di Tien. Ha centrato un grande colpo, estromettendo il finalista uscente dell’Australian Open. Una storia di tennis meravigliosa con quel ricambio generazionale che spesso si affaccia e solo il tempo decide se sporadica o seria. C’è da dire che è arrivato malissimo a questo torneo il russo, giunto a Melbourne cinque giorni prima dell’avvio anche per via della nascita del suo secondogenito. Nel terzo turno Tien se la vedrà con Moutet.
Medvedev in grossa confusione, Tien parte in testa
Parte forte il russo, ma solo perché lo statunitense avverte un po’ di tensione, di emozione. Avanti di un break, Medvedev comprende subito che la gara che verrà sarà molto complicata soprattutto se pasticcione e confusionario più del solito. Tien capisce annulla due palle break nel quinto game che lo avrebbero portato sotto 1-4. Il finalista 2024 dell’Australian Open accusa il colpo e cede due volte di fila il servizio. In totale Tien infila cinque game consecutivi e chiude il primo set 6-3. Numericamente si riassume con il n. 121 del mondo che vince 10 punti su 11 con la seconda di servizio, mentre il russo fa registrare un tetro 1/11.
Lo slice di rovescio fa male al russo
C’è una reazione di Medvedev nel secondo parziale: il pubblico tifa per lui perché vorrebbe una gara intensa. Ma dietro l’angolo c’è un set con otto break in dodici game. Sale 3-1 a favore di break, ma rapidamente si ritrova sotto 4-3 con un break di svantaggio. Partita folle in cui Tien pecca di inesperienza e non riesce a spingere il piede sull’acceleratore. Sugli scambi lunghi, oltre i 30 colpi domina il più giovane in campo che va a servire per il secondo parziale. Niente da fare: tutto al tie-
break.
Medvedev prova a scuotersi, ma muove il punteggio sfruttando gli errori del suo avversario. Tiene diventa cinico nel momento che più conta e chiude con uno splendido passante a campo aperto con il russo a rete senza velleità.
La lucida follia di Tien continua, ma Medvedev annulla un match point e vince agevolmente il quarto set
Sotto due set a zero, stavolta se la prende con il borsone delle racchette: è bottiglia termica contro borsone! Capisce che deve settare tutto e allora rientra negli spogliatoi.
La lucida e giovane follia di Tien aiuta l’americano a restare lì seduto in panchina a godersi lo spettacolo.
Medvedev rientra e vuole provare a reagire, ma si trova un muro oltre rete. Sicuramente qualche suggerimento tattico arriva, chiama a rete più spesso Tien ma permangono i problemi negli scambi lunghi. Non sfrutta una palla break nel quinto game e se la vede brutta nel sesto gioco, tanto da dover ricorrere, sul 30-30 a un’ace di seconda.
Arrivano due errori del diciannovenne a dar fiato a Medvedev che costringe il suo avversario all’errore di rovescio. Neanche il tempo di respirare che Tien gli risale addosso e gli strappa la battuta. Lo statunitense si riporta avanti nel punteggio. Anche il tie-break è guidato da Tien che vince uno scambio incredibile con un rovescio in slice che lo fa salire 3-2. E’ uno scambio che resta nella testa di Medvedev che si ritrova sotto 4-2. Poi sul più bello arrivano due errori in lunghezza di Tien che svoltano il tie-break. Va sottolineato come il russo sia salito notevolmente di livello. E’ un n. 5 del mondo quello che fronteggia le operazioni. Ma l’americano ha tanto coraggio, tanta vitalità e fa un numero mostruoso di rovescio per salire a match point. Con l’ace lo annulla e poi si difende in maniera notevole per procurarsi il set point. Tien fa il suo, è il russo che è salito di livello. Il set point vale il 2-1 per Medvedev che poi passa facile in avvio di quarto set con l’americano che ha risentito degli episodi del match. Il n. 5 del mondo ha anche la palla del 4-0, cancellata dall’ace di seconda di Tien.
Si ritrova giusto in tempo per cancellare lo “0” dal numero dei game conquistati nel quarto set.
Quinto set ricco di emozioni, la spunta il coraggio di Tien
L’americano appare senza forze: ha dato tutto quello che aveva e fa fatica a gestire le varie situazioni. Il russo, invece, non arretra di un centimetro e pare solidissimo. Il primo game del quinto set è il game spartiacque: tre palle break non sfruttate da Medvedev e la grande resistenza dell’americano su scambi lunghissimi che mettono ko il russo. Tien si salva e incredibilmente strappa la battuta al gigante avversario. L’americano, con le residue forze, si concentra sul quarto gioco e arriva un gran game che porta al break: 3-1. C’è la reazione immediata del russo con Learner che sta in piedi solo per inerzia ma fisicamente è devastato. Eppure continua a giocare un tennis di un ottimo livello.
Continuano i rovesci lungolinea dell’americano, continuano gli errori a rete di Medvedev che non riesce a scardinare l’avversario. Si difende come può Tien che non trova neanche aiuto dal servizio, ma col rovescio continua a far male al suo avversario. Con il back cuce la tela lo statunitense che avvolge lentamente Daniil.
Entrambi sono sulle gambe: il nono game comincia con uno scambio lunghissimo chiuso con il dritto vincente di Tien dopo una serie incredibile di slice di rovescio. Medvedev non sfonda più e c’è bisogno di qualche aiuto dall’altra parte della rete. L’equilibrio è precario.
Sotto 5-4 parte 0-15 il n. 5 del mondo, ma qui arrivano due esitazioni del suo avversario che lo rianimano. Sulla palla più leggera offerta da Tien, il russo la mette in corridoio. Poi fa una cosa pazzesca Medvedev: un serve and volley con una volèe che addenta una palla che l’aveva passato. Sul 40-30 esce dallo scambio con una smorzata che manda ko l’americano e si va sul 5-5. Momento di grande pathos con la pioggia che sul 5-5 15-15 arriva e impone la chiusura del tetto. Il ragazzino ci pensa un po’ troppo e subisce il break. Ma Tien è maturo al punto giusto: tanto cuore, grandi risposte e Medvedev nuovamente alle corde. E’ il super tie-break a decidere questo strepitoso match. Tien col rovescio trova gli ultimi centimetri di campo per l’1-0 inziale.
Poi arriva l’ace n. 20 del russo che poi sbaglia sulla difesa sovraumana dell’americano. E’ la rete la salvezza di Medvedev nei momenti di difficoltà ed è lì che ritrova per strada il minibreak smarrito per strada.
Un back che finisce sul fondo è il primo minibreak che manda avanti 5-4 e servizio il n. 5 del mondo. Mai dire mai in questa gara ma è qui che comincia a vedersi la parola “fine” di questo straordinario match.
Appunto! Mai dire mai: randellate di dritto e poi smorzata per recuperare il minibreak e restare in scia sotto 6-5. Altro incubo per Medvedev costretto a girare sul 6-6. Arriva un errore di Tien inatteso che vale il nuovo mini-vantaggio per il russo. Si resta in parità, 7-7, col passante del diciannovenne sul tentativo del russo di aggredire a rete. Il coraggio di Tien viene ripagato con un dritto pazzesco dopo aver costretto il suo avversario a remare oltre la linea di fondo. Non ce la fa proprio più Medvedev che manda per campi un rovescio alla sua portata. Dopo due ore ecco un nuovo match point: stavolta è oro! Indossa la medaglia più alta: da sconosciuto, da incosciente, da grande eroe! Applausi nel cuore della notte di Melbourne per il cuore impavido.