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Volley, quanta incertezza nella final four di Coppa Italia! Le semifinali Perugia-Verona e Trento-Civitanova promettono spettacolo

Fari puntati sull’Unipol Arena di Bologna per la final four 2025 di Coppa Italia. Si assegna il secondo trofeo della stagione, dopo la Supercoppa vinta da Perugia, e mai come quest’anno l’impressione è che possa davvero accadere di tutto nella due giorni emiliana. Se quella fra Trento e Civitanova era considerata la semifinale più incerta fra le due fino a qualche giorno fa, ora anche Perugia-Verona si preannuncia all’insegna dell’incertezza.

Si parte proprio dalla sfida tra la capolista della Superlega e l’outsider di lusso: Sir Susa Vim e Rana Verona si affrontano per la terza volta in stagione e nei due precedenti, prima giornata di campionato e prima di ritorno, ha sempre avuto la meglio la formazione umbra che vinse 3-0 l’andata e riuscì ad avere la meglio al tie-break il 15 dicembre scorso alla prima di ritorno. In quella sfida Verona è stata una delle squadre che ha messo maggiormente in difficoltà Perugia al gran completo, ma in questa sfida l’elemento nuovo e che potrebbe spostare gli equilibri è l’assenza dello schiacciatore umbro Oleh Polotnytskyi, che si è infortunato contro Trento e ancora non si sa quando potrà rientrare.

Per Verona si tratta di un momento storico, è la prima final four di Coppa Italia in assoluto, conquistata grazie a un girone di andata di ottima qualità e a una vittoria rocambolesca contro Piacenza, che partiva con i favori del pronostico. L’uomo chiave è sempre comunque lui, lo schiacciatore Noumory Keita, che sta disputando una stagione di altissimo spessore e al momento è il miglior attaccante della Superlega. In regia c’è il russo Abaev, l’opposto è il danese Jenssen, poi Cortesia e Zingel al centro e in banda Mozic in diagonale con Keita. D’Amico è il libero. Verona in campionato occupa la quinta posizione con 30 punti, arriva dalla vittoria di Modena e ha ottenuto tre successi nelle ultime cinque gare disputate.

Perugia, invece, arriva da due sconfitte consecutive in campionato, inframmezzate dal successo in Champions League sul campo del Ceske Budejovice: prima contro Trento e poi domenica contro Civitanova. Una doppia battuta d’arresto che mette in forte dubbio la leadership della squadra di Lorenzetti, che mantiene in classifica due punti di vantaggio su Trento, che però deve recuperare una partita. Simone Giannelli è il regista indiscusso della squadra umbra, l’opposto ultimamente è più Herrera che Ben Tara, alle prese con problemi fisici. In banda ci sono il polacco Semeniuk e il giapponese Ishikawa, mentre al centro Russo ha fatto il suo rientro dopo lo stop per infortunio proprio a Civitanova e dovrebbe giocare in diagonale con Loser. Il libero è Colaci. Il fischio d’inizio è in programma alle 16.15.

Alle 18.30, invece, scendono in campo le due squadre del momento, le due formazioni che hanno rappresentato l’Italia al Mondiale per club, le due squadre che hanno dimostrato di avere le carte in regola per contendere lo scudetto a Perugia e per portare a casa un importante alloro europeo, visto che sono a un passo dalla final four di Coppa Cev (Trento) e Challenge Cup (Civitanova).

La Itas Trentino, dopo la delusione della finale del Mondiale per Club persa contro il Sada Cruzeiro, è tornata in Italia con tanta voglia di riscatto e lentamente ha iniziato a rosicchiare punti alla capolista Perugia. Sei le vittorie consecutive dell’Itas in campionato, più il successo nei quarti di Coppa Italia contro Cisterna, inframmezzate dalla indolore sconfitta contro il Benfica nel ritorno degli ottavi di Cev Cup. La squadra di Soli scenderà in campo con Sbertoli in regia, Rychlicki opposto, le bande Michieletto e Lavia, e al centro Bartha (che sta sostituendo al meglio l’infortunato Kozamernik) e Flavio Gualberto, con Laurenzano libero.

Dall’altra parte della rete c’è la vera rivelazione di questa stagione, la Lube Civitanova. Un altro piccolo capolavoro del dg Beppe Cormio, che ha costruito una squadra solida nello scetticismo generale, andando a recuperare un tecnico di grande qualità che era uscito dall’Italia dalla porta di servizio. Questo rientro è dalla porta principale, con tanto di tappeto rosso, perché la stagione che sta facendo la squadra marchigiana se la aspettavano in pochi. Terzo posto in classifica, sette vittorie nelle ultime otto partite disputate, il successo con Milano agli ottavi: ormai si può parlare di grande stagione, e si tratta di mettere la ciliegina sulla torta, dopo aver fallito quella potenziale del Mondiale per club. Medei schiera la scommessa più vinta di tutte, Boninfante in cabina di regia, l’opposto è il turco Lagumdzija, al centro ci sono l’olimpionico Chinenyeze e Podrascanin, in banda l’azzurro Bottolo e il canadese Loeppky, che ha preso il posto di Nikolov al momento. Il libero è Balaso.




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