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Sinner: il Grande Slam è un obiettivo. E la giustizia faccia il suo corso senza politica e corruzione

Adesso non bisogna più porsi alcun limite. Quando Jannik Sinner vinse gli Australian Open nel 2024, lanciarsi in improbabili voli pindarici appariva completamente prematuro e fuori luogo. Oggi è tutto diverso. Nel frattempo il fenomeno italiano è diventato n.1 e, da allora, ha vinto la bellezza di 47 partite su 50, eguagliando il record di due miti come Björn Borg e Jimmy Connors. Inoltre ha già aggiunto alla sua bacheca anche gli US Open e le ATP Finals. Dopo il bis a Melbourne, arrivato dopo una disarmante dimostrazione di superiorità, non ci si può più nascondere: il Grande Slam non è più soltanto un sogno, ma un obiettivo da provare a raggiungere.

Va detto che il classe 2001 non ci andò così lontano nemmeno nella passata stagione. Oltre ai due titoli in Australia e negli Stati Uniti, si fermò in semifinale al Roland Garros, dove era al rientro dal problema all’anca che lo aveva costretto a fermarsi per tutto il mese di maggio, ed ai quarti di finale a Wimbledon, anche in quel caso debilitato da problemi di natura fisica. Lo scoglio principale, forse per tutta la sua carriera, resterà quello della terra rossa parigina, tuttavia l’altoatesino possiede un gioco e delle armi che gli consentono di potersi esprimere su livelli straordinari anche in quel contesto: è un giocatore ormai completo, con diverse soluzioni nella faretra. Inoltre, rispetto a qualche anno fa, non c’è un Rafael Nadal, ovvero uno specialista talmente dominante sul rosso da aggiudicarsi per 14 volte il Roland Garros: un record inattaccabile. Certo, Carlos Alcaraz e lo stesso Alexander Zverev saranno avversari durissimi, ma contro i quali il nostro portacolori non parte di certo sfavorito, nemmeno sulla superficie meno congeniale.

Anche a Wimbledon l’azzurro vanta una semifinale come miglior risultato (nel 2023). Ad inizio carriera l’erba sembrava indigesta, ma in tempi brevi ha iniziato ad apprezzarla, dimostrando di avere tutte le doti necessarie per primeggiare prima o poi anche nel sacro tempio del tennis. In questo senso i progressi sempre più eclatanti ed evidenti nel gioco di volo potrebbero risultare determinanti per compiere anche l’ultimo scalino. A Londra, ad ogni modo, bisognerà fare ancora i conti anche con Novak Djokovic.

La nuova frontiera per Jannik Sinner sarà dunque quella di estendere l’attuale egemonia anche su erba e terra rossa. Sul cemento può invece già definirsi come un dittatore incontrastato. Non solo ha vinto gli ultimi tre Slam disputati su questa superficie, ma in 21 partite complessive ha lasciato per strada la miseria di 7 set! Ha raggiunto un livello tale da scoraggiare e sconfortare gli avversari. Persino il n.2 del mondo, il tedesco Alexander Zverev, oggi è apparso inerme per tutta la partita: non disponeva di alcuna soluzione per provare ad impensierire un avversario che non gli ha concesso neppure una palla break…La forza mentale dell’italiano è nota, così come la feroce volontà di lavorare e migliorare ogni giorno. E le vittorie a raffica non stanno facendo altro che accrescerne la consapevolezza. È un ragazzo talmente unico, soprattutto nella società attuale, che sembra arrivare da un altro pianeta.

Chiaramente, per ambire ad un obiettivo titanico come il Grande Slam, riuscito in campo maschile solo all’americano Don Budge (1938) ed all’australiano Rod Laver (1962 e 1969), non bisognerà lasciare nulla al caso sotto il profilo della preparazione fisica, a costo di rinunciare a qualche torneo pur di arrivare all’apice della forma negli appuntamenti più importanti. Stiamo facendo naturalmente questi discorsi auspicando che la giustizia faccia il suo corso e che Jannik Sinner venga assolto nel processo al TAS in programma a Losanna il 16-17 aprile. In materia l’ignoranza è purtroppo dilagante. L’azzurro non è imputato per doping, ma per responsabilità oggettiva. I precedenti giurisprudenziali, anche recenti, appaiono lampanti. E, come ci ha sapientemente spiegato Massimiliano Ambesi (giurista di alto livello, prima ancora che esperto di sport) in una puntata di Tennis Mania, “in nessuno Stato civile di diritto Sinner potrebbe venire condannato“. La speranza è che a trionfare sia la giustizia. Quella vera, senza corruzioni o ingerenze politiche. Una volta tolto di dosso questo peso, Sinner sarà ancora più leggero e determinato verso il raggiungimento dell’obiettivo Grande Slam.




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