Ivrea, guidatori distratti, incidenti in aumento del 19%

Ivrea. Aumentano del 19% gli incidenti stradali per distrazioni all’altezza degli attraversamenti pedonali di via Torino, corso d’Azeglio, via Circonvallazione, e crescono di 89 unità le multe per disco orario e sosta su marciapiedi e negli stalli riservati a carico-scarico merci che dallo scorso ottobre possono fare anche gli addetti di Ivrea parcheggi in qualità di accertatori della sosta, salite infatti a quota 7.657 verbali tra piazza Lamarmora, via Di Vittorio, corso Nigra, via Jervis (all’altezza del piazzale del centro medico). Sono gli scostamenti più rilevanti che emergono dal bilancio annuale dell’attività della polizia locale di Ivrea, così come è andato delineandosi nel 2024, anno dell’istituzione del doppio senso di circolazione in corso Garibaldi e della rotatoria di porta Aosta, dell’entrata a regime delle prime zone 30, della diversa distribuzione dei posteggi in zona stazione, dove in concomitanza con i lavori per l’elettrificazione della ferrovia il piazzale antistante è stato adibito alla fermata dei bus sostitutivi da e per Aosta non senza problemi di convivenza tra l’arredo urbano, gli assembramenti dei pendolari nelle ore di punta e le manovre degli autisti. Una città, Ivrea, da 30mila auto circolanti al giorno. Qui gli assi stradali di accesso alla città, in primis via Torino, si confermano come i più pericolosi per l’utenza debole. E restano la velocità eccessiva e i passaggi con il rosso a totalizzare il maggior numero di infrazioni, come sempre: i due autovelox sul Terzo ponte hanno registrato 6mila passaggi di veicoli oltre i 90 all’ora consentiti, 2.400 i rossi bruciati all’altezza dei T-red di via Jervis, via Torino e corso Vercelli; siamo in estrema sintesi nell’ordine rispettivamente del 30% e del 12% rispetto alle 20mila violazioni complessive del 2024 (in leggero calo rispetto al 2023), tra stradali e non.

Il prezzo della disattenzione

La distrazione, secondo il comandante Paolo Molinario, spiegherebbe in buona parte sia l’incremento dei sinistri, saliti in un anno da 80 a 95, sia il fatto che sul Terzo ponte gli autovelox, super segnalati e installati da una ventina di anni buoni, totalizzino ogni anno il numero più alto di sanzioni. L’uso del telefonino fa la sua parte, innegabilmente. È vero che nel 2024 sono stati solo 15 gli automobilisti beccati alla guida con il cellulare, ma realisticamente l’osservazione del traffico dice altro. «Ivrea ha un traffico quotidiano che sfiora i 30.000 passaggi in centro – premette Molinario – Nel 2024 abbiamo rilevato 95 incidenti stradali, di cui un mortale e sette gravissimi. Il problema è che c'è molta distrazione mentre si guida, cioè i conducenti bocciano perché non guardano dove vanno. Mi spiego: non bocciano perché non sono stati veloci a frenare o perché non hanno messo la freccia per tempo. No, a entrare in gioco, sulla base di quanto stiamo notando tutti i giorni, è il fatto che spesso abbiano lo sguardo da tutt'altra parte. Anche gli autovelox sul Terzo ponte non è possibile non vengano notati, per come sono segnalati, a meno che non si stia guardando il panorama. O il cellulare».

Casco e monopattini

A proposito di controlli stradali, va detto che il nuovo codice della strada, al momento applicabile solo per quel che concerne l’uso del casco per i monopattini in attesa delle restanti circolari attuative, non ha prodotto contravvenzioni per i vigili di Ivrea. Eppure qualche monopattino impavido capita di vederlo sfrecciare. «Chi non ha paura di circolare senza casco circola, perché dice tanto non mi possono fermare. Sicuramente noi non fermeremo i conducenti di monopattino se non siamo più che sicuri di non procurare loro dei danni. Non facciamo e non faremo inseguimenti, questo è fuori discussione».

Rifiuti e animali

Nel suo essere sotto organico di sei unità, oltre alle venti attualmente in servizio compreso il comandante suddivise tra le dieci sui servizi stradali e le restanti dieci su commercio, mercati, notifiche di accertamenti anagrafici, inserimento di verbali e patenti, gestione amministrativa del corpo, il comando di piazza di Città si avvale delle telecamere mobili per quanto riguarda l’abbandono di rifiuti, fenomeno che in parte e più in piccolo contribuiscono a contrastare anche le guardie ecologiche volontarie, con le quali a fine anno è stata rinnovata la convenzione, e pure le segnalazioni dei cittadini. Il grosso nel 2024 l’han fatto le fototrappole posizionate ad hoc tra via delle Miniere, via Pellizzari, via Cascinette, Porta Aosta, corso Vercelli, via Casale. I verbali sono stati trenta quasi tutti a carico di piccoli artigiani non di Ivrea, colpevoli di essersi sbarazzati di materiale di risulta, edile e non. Sul fronte del benessere degli animali, trenta le sanzioni per malgoverno per importi da 50 a 500 euro. «Facciamo parecchi interventi da tre mesi a questa parte su cani trovati in giro per la città fuggiti dai cortili. Che riportiamo ai proprietari tramite microchip. Il proprietario sarà chiamato a rispondere nel caso in cui l’animale dovesse scappare nuovamente se, per esempio, non ha provveduto a sistemare il varco nella recinzione o la buca sotto il cancello». Per la cronaca, l’anno scorso la municipale ha salvato 14 cani persi in mezzo al traffico.

Dal commercio alla sicurezza urbana

Un anno, il 2024, da 2.552 auto controllate, 52 sanzioni e 380 verifiche di natura commerciale, 1.625 autorizzazioni per Ztl, 478 interventi sulla sicurezza urbana, 84 Tso, 1.893 controlli su nuove residenze, 446 su ospiti abusivi negli alloggi Atc. Il totale parla di 20mila violazioni da un importo al momento non quantificabile. In media ogni anno Ivrea incassa nominalmente circa 2 milioni di euro dalle contravvenzioni, ma il 15-20% non pagherà. Oggi per esempio sono 1.500 le multe oggetto di recupero crediti risalenti agli ultimi cinque anni.