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Январь
2025

Stazione di Ivrea, luci nel parcheggio e nuova scala ai binari 2 e 3

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Ivrea. Lavoratori e studenti pendolari non hanno potuto fare a meno di notare che due delle mille magagne che affliggono da anni la stazione ferroviaria, dopo innumerevoli lamentele e sollecitazioni a intervenire in nome della sicurezza, da oggi fanno parte del passato. Si volta pagina almeno per quel che riguarda le questioni più urgenti in termini di fruibilità.

Bye bye scala-relitto

La prima si chiama scala che dal sovrappasso porta ai binari 2 e 3, finalmente passata dall’essere una sequenza di gradini in cemento corrosi e fuori asse, dove aveva quasi del miracoloso arrivare alla banchina senza cadere, a una rampa in metallo zigrinato degna della funzione che è chiamata ad assolvere. Ad occuparsi della sostituzione della famigerata scala-relitto è stata Rfi che ne è proprietaria, dopo il pressing dell’amministrazione comunale a sua volta terminale delle ondate di proteste amplificate dai social. Un problema annoso, si ricorderà.

Posteggio sotterraneo con neon

E se nel caso dei 36 gradini corrosi a rischio c’era l’incolumità di chi li percorreva soprattutto scendendo, si finisce per parlare di sicurezza in senso lato in relazione alla seconda novità accolta favorevolmente dagli utenti. Parliamo del parcheggio sotterraneo lato Movicentro, quello comunale che costeggia il lotto di proprietà del parco commerciale. Qui i vecchi neon bruciati da tempo immemore sono stati rimpiazzati da un nuovo sistema illuminante da 27mila euro che il Comune ha installato come parte del progetto di relamping finalizzato, in questo caso specifico, a gettare le basi di un futuro posteggio di attestamento, utilizzabile per le auto in uscita anche la notte, dove parcheggiare a costo zero per raggiungere il centro in pochi minuti a piedi. Ci ha lavorato per più di un anno l’assessore Francesco Comotto, consapevole di quanto questi primi due interventi, pure importanti, siano solo l’inizio dalle parti della stazione. E allora vanno riconvocate Rfi, Italfer e le altre tre società satellite consociate proprietarie dei vari lotti e in quanto tali coinvolte nei servizi e nella manutenzione dell’area, nell’intenzione di riaprire il discorso dell’assegnazione della stazione in comodato d’uso.

Comodato, tavolo da convocare

Richiesta, questa, che il Comune andrà a breve a riporre sul tappeto così da dare il via a un piano di riqualificazione globale che consenta il salto di qualità dell’area della stazione (le macro criticità ben note vanno dalla sala d’aspetto fredda ai servizi igienici inesistenti, dagli ascensori spesso fuori uso fino al dissesto dello scalone lato corso Nigra). L’obiettivo ora è arrivare in fretta a siglare un accordo che «comprenda un pacchetto di interventi con specificato chi fa cosa». La scala principale di accesso dal piazzale dei taxi, di proprietà di Rfi, «rientrerà i questo pacchetto», assicura Comotto. Va evidentemente sistemata, come testimoniano le condizioni dei gradini che piaccia o no sovente rappresentano l’unica via per andare ai binari o verso il Movicentro. «In teoria toccherebbe a Rfi, in pratica dipende dall’accordo che andremo a formalizzare – continua Comotto – Potremmo anche pensare di occuparcene noi come Comune a compensazione dell’uso gratuito. Vedremo».




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