L'alta moda di Schiaparelli e la passione per l'antico di Roseberry
Pare che la moda ultimamente abbia perso la retta via e, tra mosse di marketing e improvvisi scambi di poltrone, agli abiti è stato riservato il gradino più basso nella scala delle priorità. Dopo tutta questa modernità che sa forse un po’ troppo di semplicità, ma anche di monotonia e omologazione, Daniel Roseberry - direttore creativo dI Schiaparelli - ha omaggiato il passato e portato in passerella l’alta moda di un tempo, in versione moderna.
«Sono stanco di vedere la modernità associata sempre e solo alla semplicità: perché il nuovo non può essere anche elaborato, barocco, sontuoso?» ha raccontato Roseberry nel comunicato stampa rilasciato dalla maison che, per realizzare una nuova collezione che porti la vera essenza della Haute Couture, si è lasciato ispirare dal passato. Nel comunicato infatti, il designer racconta di come lo scorso anno la ricerca delle tonalità giuste lo abbiano portato in un vecchio negozio di antiquariato che custodiva dei nastri risalenti agli anni ’20 e ’30 quando, prima della guerra, venivano prodotti a Lione per poi essere distribuiti nel mondo.
«Volevo creare qualcosa di nuovo che trovasse la sua forza nell’antico» ha affermato Roseberry, e sono state proprio quelle tonalità antiche e nostalgiche a ispirarlo. Negli stessi mesi, il designer ha cercato stimoli tra le creazioni più antiche dei maestri dell'alta moda tra cui Paul Poiret, Madame Grès e Yves Saint Laurent, dando vita oggi a una collezione preziosa che ci ha trasportato indietro nel tempo.
Gli anni ’20 e ’30 hanno ispirato silhouette sinuose che mettono in risalto vita e fianchi seducenti mentre le giacche che si ispirano al periodo prebellico della maison sono state allungate e semplificate. Gli anni ’50 invece sono rappresentati da silhouette severe ma decorate da numerosi dettagli, come i simboli emblematici della maison. I famosi nastri color burro hanno composto un intero abito che a ogni passo provocava incantevoli giochi di oscillazioni mentre i tessuti ricamati in seta e satin risplendevano sotto le luci che hanno illuminato la passerella.