“Le persone non riescono a prununciare il nome di mia figlia. Davo per scontato che fosse ovvio, è frustrante”: lo sfogo della mamma su TIkTok è virale

Una mamma di tre figli ha espresso la sua frustrazione online per il fatto che amici, familiari e tutte le persone che incontra faticano a pronunciare il nome dell’ultima sua nata. La signora londinese di una quarantina d’anni protagonista dello sfogo social si chiama Lucy White e assieme al suo compagno ha scelto per la loro bambina il nome di Romie. La bimba ha quattro settimane e francamente il suo nome non sembra così complicato da pronunciare. Eppure la donna è prima apparsa su TikTok per raccontare il problema, ha raccolto qualcosa come quattro milioni e mezzo di visualizzazioni poi si è fatta intervistare dal Newsweek.

“La maggior parte delle persone a cui abbiamo mandato un messaggio quando è nata ha chiesto come si pronunciava e circa la metà di loro ha pensato che fosse ‘Rommie‘”, ha spiegato la White nell’intervista. “Siamo rimasti completamente sorpresi perché davamo per scontato che fosse ovvio”. La donna ha lamentato su TikTok che a scuola è un delirio per le insegnanti mentre anche all’ospedale, per un controllo di routine, l’infermiera che ha seguito Romie ha detto: “Certo che il tuo nome è davvero insolito”.

Al posto di chiamarla Romie, la bimba è stata appellata come Ronnie. Nella lunga partita di giro dei commenti è sbucato pure un temerario genitore che ha chiamato il figlio Rogue spiegando che “è una parola che si usa molto eppure da quasi una decade nessuno comprende il suo nome” oppure c’è anche chi si pente (giustamente ndr) di essersi inventato nomi assurdi come Llewellyn. Insomma, siamo dalle parti della storpiatura di Fantozzi in Fantocci, poi Bombacci e vattelapesca. Tutto rigorosamente online con seguiti che nemmeno per la guerra in Ucraina.

L'articolo “Le persone non riescono a prununciare il nome di mia figlia. Davo per scontato che fosse ovvio, è frustrante”: lo sfogo della mamma su TIkTok è virale proviene da Il Fatto Quotidiano.