Elly Schlein attacca Vance che vuole ‘fascistizzare’ l’Ue e Meloni che cerca di fare la prima della classe con Trump
L’attacco del vicepresidente americano J.D. Vance all’Unione Europea è stato duramente criticato dalla segretaria del PD, Elly Schlein. Durante la trasmissione Il caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24, Schlein ha ribadito la solidità dei principi democratici su cui si fonda l’UE, sottolineando che l’Europa non ha bisogno di lezioni da un’amministrazione che, appena insediata, ha emanato decreti lesivi dei diritti fondamentali delle persone.
Schlein ha poi evidenziato il momento cruciale che l’Unione sta attraversando:
“L’Europa è davanti a un bivio, deve decidere cosa fare da grande perché o ci sarà un salto di qualità nell’integrazione europea o rischia di essere cancellata”, ha affermato.
Meloni e il rapporto con Trump
La segretaria del PD ha poi affrontato il tema dei rapporti tra Giorgia Meloni e l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ha sottolineato il fatto che la presidente del Consiglio sia stata l’unica leader europea presente alla cerimonia di insediamento di Trump, ponendosi un interrogativo sulla portata politica di questa scelta.
“Meloni è stata l’unica ad andare all’insediamento di Trump, si è chiesta come mai fosse l’unica? È stato grave non invitare l’Unione europea in quanto tale. Passare dall’essere i primi della classe nella relazione con l’amministrazione Usa ad essere funzionali al disegno, che è disgregare l’Europa il passo è breve”, ha dichiarato Schlein.
Ha inoltre avvertito sui rischi di una strategia basata su trattative bilaterali tra Trump e i singoli Stati europei:
“Attenzione perché se la strategia di Trump è quella di fare trattative bilaterali con ogni singolo stato europeo magari quello che può vantare una relazione amicale o ideologica pensa di trarne un vantaggio ma ad indebolirsi è tutta l’Europa, quindi anche l’Italia”.
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