Bennati saluta tra le polemiche: “Chi guida la FCI non ha il diritto di comportarsi così verso di me”
Fine della corsa. L’avventura di Daniele Bennati alla guida della Nazionale italiana di ciclismo è finita. L’ex velocista toscano era stato chiamato a occupare una delle ammiraglie più prestigiose della storia del pedale. Alfredo Binda, Alfredo Martini, Franco Ballerini, Paolo Bettini e Davide Cassani sono tra quelli che hanno occupato questo ruolo e Bennati aveva iniziato il suo lavoro con i professionisti dal 2022.
Le soddisfazioni non sono state moltissime, anche per via di una fase in cui i talenti su strada fanno fatica a sbocciare come un tempo. Al suo posto, molto probabilmente, sarà scelto Marco Villa, che sulla pista ha ottenuto risultati di grande qualità. Non resta che attendere a riguardo le decisioni della Federciclismo in proposito.
L’ormai ex CT della Nazionale, a conferma di tutto, ha scritto un lungo messaggio sui social in cui si possono comprendere i sentimenti dell’ex corridore e cosa abbia voluto dire per lui quest’esperienza affascinante, ma anche difficile, in cui l’epilogo è stato amaro nella modalità, parlando di un licenziamento.
“Finisco con le stesse parole con cui ho iniziato nel novembre del 2021. Per me guidare la Nazionale di Ciclismo su strada è stato un sogno bellissimo. Prima ad occhi chiusi, poi ad occhi aperti. E per questo ringrazio chi me l’ha fatto vivere, cioè la Federazione Ciclistica Italiana e tutti quelli che con me hanno condiviso gioie e dolori legati a tale esperienza. Come tutte le volte che ti svegli, ti dispiace che il sogno sia finito. Nel mio caso il rammarico è dovuto al fatto che non ho avuto la possibilità di completare un progetto che, per il momento storico in cui si trova attualmente il ciclismo italiano su strada, anche rispetto a quello di altri paesi, richiedeva tempi più lunghi.
Sarei comunque ugualmente felice ed orgoglioso se vedessi, in un prossimo futuro, qualcuno dei giovani che con me hanno indossato per la prima volta la maglia azzurra, primeggiare in qualche corsa di livello internazionale.
Per il rispetto che ho per tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport, mi sembra doveroso ed onesto significare che il mio dispiacere è dovuto anche al “trattamento di fine rapporto” che mi è stato riservato.
Ho letto nei principali quotidiani sportivi nazionali prima che il mio incarico sarebbe stato rinnovato e poi, invece, che avrebbero nominato altra persona al mio posto. Il tutto, ricevendo, da chi di dovere, dapprima ampie rassicurazioni sulla mia conferma, e successivamente, invece, nessuna comunicazione circa il mancato rinnovo dell’incarico. Credo che chi si assume la responsabilità di decidere per la FCI abbia tutto il diritto di non rinnovare il mio contratto e di nominare un altro C.T., ma non invece anche quello di tenere simile comportamento nei miei confronti. Una condotta, in conseguenza della quale, ho anche rinunciato ad importanti incarichi professionali per l’amore che nutrivo e nutro per la maglia azzurra. Ringrazio, infine, tutti i ragazzi che hanno sudato e faticato per la maglia della nostra meravigliosa Nazione, lo Staff e tutti coloro che in questi tre anni ci hanno fatto sentire il loro affetto, incitamento e vicinanza lungo le strade di tutto il mondo. Sarò sempre il primo a tifare per il ciclismo italiano. Da domani, anzi da ieri, anche io sarò dei Vostri, con la speranza di poter prima o poi rivivere il sogno dal quale mi sono appena svegliato“, il testo del post di Bennati.