IL TEMPO (L. PES) - Normalità. Sembra banale ma forse è la cosa che mancava di più all'ambiente Roma prima dell'arrivo di Ranieri . Anche se di normale, alla fine, c'è poco in questa terza avventura in giallorosso. L'«aggiustatore» come lo chiamano in Inghilterra è riuscito ancora una volta nella sua missione, anche se la strada è ancora lunga e la stagione ha tanto da dire. Ma tornando alla mente a tre mesi fa, quando il tecnico di San Saba si è seduto per la terza volta sulla panchina giallorossa, e guardando la situazione di oggi il mondo è cambiato e la Roma è tornata a sorridere. I sorrisi del tecnico, quelli di Dybala e quelli dei ragazzi che hanno giocato meno in questi mesi ma ora decidono le partite. Da Soulé a Shomurodov passando per Baldanzi . La rinascita di Angelino riproposto nel suo ruolo e, al momento, tra i migliori in Europa tra gli esterni e la restaurazione di Hummels e Paredes. Quelle cose semplici, o normali, appunto, che hanno riportato i giallorossi a competere per le posizioni che meritano. Da Como (ultimo ko in campionato dello scorso 15 dicembre) al Como (prossimo avversario do-menica all'Olimpico) Dybala & Co. non si sono più fermati ottenendo dieci risultati utili consecutivi e portandosi a soli due punti dal sesto posto. In particolare i numeri delle ultime dieci giornate sono da record. Nessuno ha fatto tanti punti quanti quelli della squadra di Ranieri. Per la precisione 24, una media da scudetto che ha conosciuto un'accelerata importante nel 2025 con due pareggi e sei vittorie di cui tre consecutive negli ultimi tre turni dove la Roma non ha subito nemmeno un gol. La situazione di fine novembre era disastrosa, ma Sir Claudio ha saputo toccare le corde giuste prima di tutto a livello mentale (basti pensare alla leggerezza con cui gioca Dybala) e poi passando alle scelte forti. Pellegrini spedito in panchina e Cristante diventato una riserva dopo anni da titolare inamovibile. La pazienza e il tempo concesso ai più giovani e le diverse fasi della gestione della rosa. Dalla ricerca dell'undici-tipo tra fine 2024 e l'inizio del nuovo anno fino al graduale inserimento delle «riserve» che ora, a detta del tecnico, spingono per giocare e lo mettono costantemente in difficoltà durante la settimana. Settimana che in questa occasione tornerà ad essere «lunga» visto che contro la squadra di Fabregas (squalificato) si giocherà domenica. Ieri a Trigoria la seduta i scarico alla quale non ha preso parte N'Dicka per un permesso accordato dall'allenatore (come svelato nel post gara col Monza) e Dovbyk ha lavorato a parte. Oggi giorno di riposo per la squadra che riprenderà a lavorare domani. Nel frattempo un brutto infortunio per Le Fée che rischia dalle tre alle sei settimane di stop a causa di un problema al tendine del ginocchio sinistro. Giallo, invece, sulla data e l'orario del match col Cagliari all'Olimpico del 16 marzo. La gara è fissata alle 15 ma nella mattinata la Capitale e il Foro Italico ospiteranno la Maratona di Roma . Dalla Lega nessuna ipotesi di spostamento e la Prefettura è fiduciosa che tutto possa essere svolto nei tempi tra la fine della corsa e l'inizio del match.