Lorenzo Musetti, a Montecarlo il torneo della maturità tennistica. Ma con Alcaraz servirà un’impresa
Ancora una volta in rimonta, mettendo davanti tutta quella parte guerriera di cui aveva parlato dopo la sfida vinta contro Stefanos Tsitsipas. Lorenzo Musetti continua a meravigliare il Principato di Montecarlo e conquista la prima finale 1000 in carriera. Lo fa grazie a una partita di personalità e pura sofferenza contro Alex De Minaur (numero 10 del mondo), con il punteggio di 1-6 6-4 7-6. Un risultato che consente al carrarino di migliorare ancora la propria classifica. Adesso è al numero 11, davvero a un passo dalla top 10, lontana appena 15 punti. Un italiano poi torna in finale a Montecarlo a distanza di 6 anni, quando a riuscirci fu Fabio Fognini (che poi vinse il titolo). Musetti adesso se la vedrà contro Carlos Alcaraz – vittorioso contro Davidovich–Fokina -; per alzare il primo titolo 1000 in carriera e raggiungere la posizione 7 del mondo.
La quarta rimonta di Lorenzo Musetti in questo torneo è l’ennesima dimostrazione di quanto il carrarino sia cresciuto sotto l’aspetto della maturità tennistica. L’inizio difficile è stato nuovamente ribaltato con calma, senza farsi prendere dallo scoramento, dalla spirale negativa. Energia e positività, sempre. Piano piano l’azzurro ha capito come affrontare De Minaur, metterlo in difficoltà, raggiungere l’obiettivo della prima finale in un Masters 1000. Nemmeno il servizio perso malamente sul 5-4 nel terzo set è riuscito a scalfirlo. Un’altra vittoria pesantissima e da ricordare, su cui aleggia solo una domanda in vista della finale: riuscirà a recuperare fisicamente dopo tutte queste battaglie vinte? Contro Alcaraz infatti ci vorrà la miglior versione di Musetti, quella delle grandi occasioni. Come ad Amburgo tre anni fa. Su una cosa però possiamo essere certi. La testa è quella giusta per compiere il definitivo salto di qualità, quello che il suo talento merita.
La partita – Falloso, contratto, quasi claudicante. L’inizio di Musetti ricalca quello visto nei quarti contro Tsitsipas. De Minaur non ha difficoltà a procurarsi tre palle break consecutive e a trasformare la seconda. Il rovescio del carrarino termina lungo. La reazione arriva subito ma non si concretizza, con l’australiano che fa buona guardia a rete. È un andamento altalenante, sia da una parte che dall’altra, che trova uno sbocco ancora una volta a favore del numero 10 del mondo: doppio break e 3-0. Il set sembra ormai compromesso, eppure l’azzurro si scuote, aggredisce il servizio dell’avversario e accorcia con un grande diritto lungolinea. Rimangono però i problemi in battuta. Musetti così è costretto a fronteggiare altre quattro palle break di De Minaur. Le prime tre vengono salvate, ma sulla quarta l’australiano spinge sul rovescio e il carrarino sbaglia: 4-1. Questa volta non c’è più spazio per sussulti, anzi. Errore di Musetti anche con il diritto e 6-1 per De Minaur. Un esito che anticipa la sospensione della partita per pioggia per qualche minuto.
La ripresa si apre con un nuovo break, messo a segno da Musetti. Brutto l’errore di De Minaur sotto rete. Una scossa improvvisa a cui si aggiunge il primo turno di servizio tenuto nel match dall’azzurro. Ma il vantaggio purtroppo dura poco, il controbreak dell’australiano arriva presto, dopo il rammarico di aver visto sfumare la chance del 3-0. La partita segue l’equilibrio senza ulteriore strappi, fino al 4-4. Qui Musetti sale di livello, va 15-40 e infine strappa ancora il servizio dell’australiano con un smash. Ci vogliono due set-point per spingere la semifinale al terzo. Il nastro accompagna fuori il diritto di De Minaur: 6-4.
L’inerzia è cambiata. Musetti è entrato decisamente in partita dopo l’interruzione per la pioggia e sa cosa fare per mettere in difficoltà il numero 10 del mondo. Il risultato è il break sull’1-1 che spezza l’equilibrio. Musetti ringrazia l’errore di De Minaur. A questo punto però ecco il più classico dei passaggi a vuoto che regalano il controbreak immediato all’avversario. Musetti non si demoralizza, torna a spingere e si riprende quanto gli era appena sfuggito: 3-2, nuovo errore di De Minaur. Il punteggio si trascina fino al 5-4, con l’azzurro in controllo della situazione. Poi arriva il momento della verità, e qui il toscano si perde. De Minaur sale 0-40, Musetti annulla una chance ma sulla seconda cede il servizio. Tutto è di nuovo in parità. Inevitabile a questo punto il tie–break: 6-6. Mini-break per l’australiano, rimonta del carrarino. Sul 4-4 De Minaur forza e sbaglia con il diritto. È il momento chiave della partita. Musetti non regala più nulla. La prima finale 1000 della carriera si materializza con un diritto in rete di De Minaur: 6-4 al tie-break, 7-6 Musetti.
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