Marino, Marolda, Nenci, Scozzafava e Fabbroni a Radio Napoli Centrale
Marino: “La tensione non si può gestire: si convive con essa. Il Napoli deve chiudere la pratica nel primo tempo”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo è intervenuto il dirigente sportivo Pierpaolo Marino: “Non servono dietrologie, il Napoli deve fare quello che deve e ci riuscirà. Meglio avere contro una squadra salva come il Cagliari, che viene dai festeggiamenti per la salvezza. Non possono avere mai quella intensità e quella rabbia di una squadra ancora in lotta. Mi dispiace per l’assenza di Conte, perché sarà una mancanza che si farà sentire. Con tutto il rispetto per i collaboratori, Conte è uno che sa trasmettere energia: forse anche troppa. La tensione non si gestisce: con essa si convive. C’è poco da fare. La differenza di queste partite è che non ci sono prove d’appello. Aggredire gli avversari? Sono d’accordo con Conte, io queste partenze forti le ho viste e le ho viste spesso. Penso al Bologna, al Genoa e al Torino. Quello che va fatto è chiudere la pratica nel primo tempo. Io mi immagino un 2-3 a zero nel primo tempo”.
Marolda: “Entusiasmo nonostante il freno di Conte. Mi auguro di vedere almeno una volta un Napoli dominante”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo è intervenuto il giornalista Francesco Marolda: “Atmosfera della vigilia nei primi due scudetti? Anche non arrivano proprio all’ultima giornata l’attesa era forte, con una simbiosi totale tra città e squadra. Questa volta il freno totale messo dall’allenatore ha un po’ inibito la voglia di festeggiare. Appunto c’è voglia di farlo ma c’è ancora un po’ di timore. I tifosi si dividono tra chi è entusiasta e chi è un po’ preoccupato. Paura dei tifosi? Comprensibile, c’è un mix di fattori. La prudenza dell’allenatore e il fatto che questa squadra non sia mai stata davvero dominante. La maggioranza dei napoletani la voglia di festeggiare la tengono dentro. Fino a ieri ho visto pochissime bandiere. Non ci sarà il Napoli che vorrei per via delle assenze, ma ormai conta poco chi gioca e chi non gioca. Mi auguro che per almeno una volta nella stagione il Napoli giochi una grande stagione, perché in ballo c’è lo scudetto. Mi piacerebbe un risultato chiuso già nel primo tempo, in modo da iniziare a festeggiare già sul campo. Conte non parli più di miracolo, perché sminuisce il valore dei suoi ragazzi”.
Nenci: “Fabregas non regalerà nulla: la sua mentalità è diversa. Non mi aspetto Reina titolare con l’Inter”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo è intervenuto il giornalista de “La Provincia di Como” Nicola Nenci: “La garanzia per il Como è l’atteggiamento di Fabregas e la sua mentalità. Non è affatto una squadra addormentata, anzi. Ha vinto con Parma e Cagliari che avevano bisogno di punti. L’allenatore è fissato su voler fare bene e lo ha spiegato bene in conferenza stampa: ha detto chiaramente che il Como si deve divertire. La sua filosofia è differente. Reina? La sensazione è che la partita d’addio l’abbia fatta col Cagliari. C’era tutta la sua famiglia e c’è stata una foto di gruppo. Fabregas ha detto che gli farà fare una porzione di partita: quindi penso che entri a gara iniziata, ma non mi sorprenderebbe di vederlo titolare. Il portiere non è al meglio in effetti e nelle ultime uscite ha fatto fatica. Formazione? L’intenzione di Fabregas è di schierare i migliori, anche se ci sono problemi: soprattutto in difesa. Kempf non è al 100% e Goldaniga è squalificato”.
Scozzafava: “Conte ha messo le giuste distanze tra lui e i tifosi. Ha sempre pensato allo scudetto”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo è intervenuto la giornalista del Corriere della Sera Monica Scozzafava: “Al di là come finirà il Napoli ha avuto un allenatore vincente, che ha messo una sana distanza tra sé e i tifosi, nel segno di un reciproco rispetto. Conte è sempre stato molto cortese con i tifosi, e quando l’ho incrociato nel quartiere dove abita non ho visto mai calche e assembramenti. È un allenatore che nel suo dna ha la vittoria, e questo si percepisce sempre. Una sorta di garanzia che i napoletani hanno subito capito di avere. Conte a molti non piaceva, ma tutti sapevano che lui era la sola garanzia. Sono convinta che Conte aveva in mente questo scudetto sia dal primo giorno, quando si presentò a piazza Plebiscito. Nella sua testa di vincente questo pensiero c’è sempre stato”.
Fabbroni: “Conte sa come si percorre questo ultimo tratto. Preferirei vedere il Napoli giocarsi lo scudetto col 4-3-3”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Mi aspetto un Napoli cattivo, in senso agonistico. Capace di imprimere alla partita il verso che vuole. Il Napoli deve pretendere di essere superiore: questo il destino di ogni storia che arriva al momento finale, alla stretta. Bisogna volerlo davvero. Conte ha detto che sarebbe un peccato non riuscire? Lui ha provato in tutti i modi a spegnere un entusiasmo facile e concentrarsi sull’obiettivo da raggiungere. Lo ha chiesto ai calciatori e alla società. Lo ha chiesto direttamente ai tifosi, ha voluto mantenere la calma. In conferenza c’era un Conte che fremeva, e che era inevitabilmente teso. Lui però sa sicuramente come percorrere questo ultimo tratto. Formazione? A gara in corso mi aspetto qualche sorpresa, forse i tre infortunati potrebbero essere a disposizione. Io schiererei il 4-3-3 con Neres dall’inizio, per provare a mangiarmi subito la partita. Raspadori può essere un innesto a gara in corso. Non mi piace quel McTominay troppo defilato, ma lo preferisco più dentro al campo come agisce nel 4-3-3. L’Inter è in corsa, nessuno lo dimentichi. E lo sarà almeno fin quando il Napoli non spegnerà ogni ardore dei nerazzurri”.