Terremoto in Irpinia: paura ma niente danni, scuole chiuse lunedì. “Tanti hanno preferito dormire in auto”
Da due giorni uno sciame sismico colpisce l’Alta Irpinia, in Campania, e non si è ancora fermato. Anche nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre una scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata dagli strumenti dell’Ingv ad una profondità di 14 chilometri, nella località di Bosco Magliano, territorio di Montefredane. Molta gente è scesa in strada, in tanti hanno addirittura preferito dormire in auto o nei centri di accoglienza predisposti dai comuni, soprattutto nell’area vicina all’epicentro. “La gente è preoccupata e spaventata, le scosse non si fermano” ha riferito il sindaco Ciro Aquino, che ha intanto disposto la chiusura delle scuole.
L’ultima scossa è stata avvertita ad Avellino e nei paesi limitrofi. Il sisma si è sentito anche in provincia di Benevento, di Salerno e di Napoli. I centralini dei vigili del fuoco sono stati sommersi dalle telefonate di gente impaurita che chiedeva informazioni. Dalle prime verifiche effettuate dalla sala operativa dal Dipartimento della Protezione civile con le autorità locali, non risultano danni alle persone né crolli di edifici. Una situazione confermata dal capo della Protezione civile della Campania Italo Giulivo e dal capo dei Vigili del Fuoco di Avellino Mario Bellizzi.
Le testimonianze social
Molte le segnalazioni sui social. Tra chi testimonia di averla avvertita anche a chilometri di distanza, persino a Napoli città e a Caserta, e chi conferma l’assenza di danni nei comuni irpini. In molti ammettono di aver avuto paura, soprattutto ad Avellino e dintorni. Tra i commenti ai video pubblicati da cittadini e giornali online, anche chi rassicura e incoraggia i cittadini: “Non succederà nulla, tutta Italia vi è vicina”. Altri ricordano il terremoto del 1980, che causò 2734 vittime e provocò danni in 688 comuni: “Un dolore indimenticabile”.
“Situazione preoccupante”
Il sindaco Aquino ha passato la serata in giro per le contrade del paese, che conta circa 1.200 abitanti, cercando di rassicurare la gente. “Non ci sono crolli e al momento non abbiamo segnalazioni di danni, la situazione è sotto controllo ma resta preoccupante”, ha raccontato. Aquino, dopo le prime scosse, ha disposto per lunedì la chiusura delle scuole. “Ringrazio tutti coloro che mi stanno chiamando, anche nostri concittadini residenti all’estero”, ha aggiunto il sindaco. “E un grazie particolare va alla Croce Rossa, ai sindaci irpini e ai tanti amici che hanno voluto esprimere la loro vicinanza e la loro solidarietà”.
Paura in vari comuni
Anche a Mercogliano c’è molta paura. Nel paese si sono probabilmente verificate anche piccole lesioni in alcune abitazioni private ma le verifiche devono ancora essere fatte. Numerosi cittadini sono scesi in strada e hanno annunciato al sindaco Vittorio D’Alessio di voler passare la notte fuori dalle proprie abitazioni. Il primo cittadino ha così disposto che la sede locale delle Misericordie sia allestita come centro per ospitare chi non se la sente di rientrare in casa.
Lo sciame sismico
Tutta la zona è interessata dallo sciame sismico da venerdì 24 ottobre. La sequenza di terremoti è iniziata alle 14.40 di venerdì con la prima scossa intensa di magnitudo 3.6 con epicentro a Grottolella. Sono decine le scosse registrate dagli strumenti, due delle quali – nella serata di venerdì e nel primo pomeriggio di sabato – hanno fatto registrare una magnitudo superiore al 3.0.
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