Aggredito dallo stalker della vicina di casa: 90enne muore dopo un mese di ricovero
MORTARA. Ha difeso la sua vicina che sarebbe stata vessata da un altro residente nel palazzo, ma è stato aggredito proprio dal vicino ed è morto dopo un mese d’agonia a Mortara. A perdere la vita Salvatore Riccobene, 90 anni, morto dopo giorni in ospedale, colpito a fine settembre durante un’aggressione nel cortile di via Marzotto.
Ora il suo aggressore, Giorgio Labarbuta, è indagato dalla procura di Pavia con l’accusa ancora da dimostrare di omicidio preterintenzionale. L’anziano, ex macellaio originario della provincia di Trapani, aveva cercato di difendere una donna di 57 anni, che sarebe stata perseguitata da mesi dal vicino Giorgio Labarbuta, già denunciato più volte dalla vicina. Proprio in una palazzina di via Marzotto vivono tutti i protagonisti di questa vicenda.
La ricostruzione
La tragedia è iniziata a fine settembre in un cortile di palazzine popolari a Mortara, a pochi passi dal centro. Una donna vittima di molestie si trovava all’esterno insieme a una coppia di anziani vicini quando, secondo le ricostruzioni, Labarbuta si sarebbe avvicinato per insultarla. Salvatore Riccobene, uno dei vicini, intervenendo per difendere la donna, avrebbe cercato di fermare l’aggressore. Nella colluttazione che ne è seguita, l’anziano è caduto a terra, battendo la testa e riportando alcune costole fratturate. Ricoverato all’ospedale di Mortara, le sue condizioni sono peggiorate nei giorni successivi a causa di complicazioni polmonari, fino al decesso avvenuto il 20 ottobre.
La procura di Pavia, coordinata dalla pm Chiara Giuiusa, ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia per verificare il nesso tra le ferite e la morte del novantenne. Labarbuta, difeso d’ufficio dall’avvocata Cristina Gabetta, attende di visionare gli atti per definire la propria strategia difensiva. I funerali di Riccobene si terranno domani a Mortara. Nel cortile dove è iniziata la vicenda, in tanti in queste ore hanno ricordato il coraggio di Riccobene.
le indagini
Gli accertamenti sul posto sono stati effettuati dai carabinieri, intervenuti appena dopo l’aggressione accaduta a fine settembre. Dopo essere caduto a terra, Salvatore Riccobene, è stato poi caricato in ambulanza e portato al pronto soccorso di Vigevano per accertamenti e successivamente ricoverato all’ospedale di Mortara dopo poi è morto il 20 ottobre.
Secondo la pm Giuiusa ci sarebbe un nesso tra la caduta successiva all’aggressione e la morte del 90enne, per questo è stato notificato l’atto d’indagine a Labarbuta. L’omicidio preterintenzionale, secondo il codice penale, si verifica quando una persona, con l’intenzione di ferire o percuotere un’altra, provoca invece la sua morte senza volerlo. È punito con la reclusione da dieci a diciotto anni. Si distingue dall’omicidio doloso perché manca la volontà di uccidere e da quello colposo perché c’è l’intenzione di ledere. Una tesi accusatoria che sarà poi da dimostrare in un eventuale procedimento giudiziario.
