In Cosa nostra lo chiamavano Ninì. Era l'uomo dei clan nel settore dei giochi e delle scommesse, un business a cui la mafia da tempo ha rivolto le sue attenzioni. Soldi sicuri e una gigantesca "lavatrice" usata per ripulire il denaro sporco. Benedetto Bacchi, imprenditore di Partinico, grosso centro del palermitano, arrestato oggi, aveva oltre 700 agenzie in tutta Italia.