"Sto bene, ho solo passato giornate molto impegnative e dolorose, direi, per le tante esclusioni che abbiamo dovuto fare nelle liste, e che francamente mi hanno molto stressato, ma riprenderò la campagna elettorale da lunedì in avanti". Silvio Berlusconi, in una intervista a Radio Radio, rassicura gli elettorali e punta il dito contro i grillini: "Gli italiani non sceglieranno di fare un salto nel vuoto votando i cinquestelle ma noi di Fi e del centrodestra".Il leader azzurro dice di aver "trovato in Europa grande cordialità personale e vivo interesse per la situazione del nostro Paese" e rivela: "I leader europei sono davvero preoccupati per l'Italia ma non è certo la Lega a preoccuparli ma l'ipotesi che l'Italia cada in mano a una forza politica ribellista, pauperista e giustizialista come M5s. Io ho detto loro che comprendo bene ma ho detto anche che sono sicuro che il popolo italiano è saggio e responsabile e che nella cabina elettorale non si affiderà a un salto nel vuoto".Quanto al rapporto con gli alleati di centrodestra Berlusconi assicura: "È assolutamente solido perché si fonda su 20 anni di battaglie comuni e condivisi, sull'esperienza di governo insieme e sul buon governo nelle Regioni in cui amministriamo insieme. La nostra non è un'alleanza improvvisata come altre. Siamo alleati, non siamo un partito unico, è naturale che ci siano delle differenze di linguaggio e di atteggiamento, ma abbiamo condiviso un programma che abbiamo approfondito, su cui siamo tutti impegnati. Non mi preoccupa il rapporto con gli alleati".Poi sulle pensioni e sul dossier sulla legge Fornero Berlusconi promette: "Non mi appassiono alle parole azzerare, correggere. È un problema di tecnica legislativa che poi toccherà ai giuristi, a me interessa il risultato: eliminare le ingiustizie senza mettere in pericolo i conti. Non esiste una formula magica sulle pensioni, come sappiamo tutti. Sappiamo anche che occorre valutare con saggezza da un lato l'aumento della prospettiva di vita che implica che l'età per la pensione non sia più fissata a quella di un tempo per tutti, e dall'altro che alcuni lavori troppo faticosi per essere svolti a 67 anni. La legge Fornero ha cercato di affrontare questi problemi ma lo ha fatto in modo frettoloso, creando ingiustizie. Dunque una legge da azzerare, come dice qualcuno, o superare, come diciamo noi, nel senso di rimediare alle ingiustizie ma senza mettere in pericolo la sostenibilità economica del sistema pensionistico".