Passate le 23, di un mercoledì come un altro, nel centro di Milano la frenesia è già svanita. C’è un uomo, tra coperte di lana pesante e bottiglie di plastica vuote, che sembra ammirare l’imponenza del Duomo. Ogni sera sceglie quest’angolo ben illuminato, sempre lo stesso, si stende sui cartoni e aspetta che il sonno arrivi. È uno dei tanti senzate...