L'appello di Trump non è servito a frenare le armi in Siria. Dopo tre settimane di pausa sono partiti i bombardamenti nella regione di Idlib, per il momento nell"area di Jisr ash Shughur, a ovest del capoluogo. A riferirlo sono i media siriani e fonti locali. Attacchi meno intensi anche tra Hama e Idlib.L'attacco può preludere all'offensiva dell'esercito siriano contro l'ultima roccaforte dei ribelli nel Paese. I russi hanno attaccato areee controllate dai jihadisti del Fronte di Hayat Tahrir al-Sham, tra cui la città di Jisr al-Shughur. Nel mirino ci sono anche zone controllate da gruppi ribelli sostenuti dalla Turchia, nella città di Ariha, secondo quanto riferito dall'Oservatorio siriano per i diritti umani.Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che "l"esercito siriano si sta preparando a risolvere il problema del terrorismo nella provincia di Idlib", sottolineando come "la situazione a Idlib continua a restare oggetto di preoccupazione particolare per Mosca, Damasco, Ankara e Teheran".Venerdì nella capitale iraniana è in programma un vertice tra i presidenti di Iran, Russia e Turchia sulla crisi siriana. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, oggi ha lanciato un avvertimento con un tweet: "Il presidente siriano Bashar al-Assad non deve attaccare sconsideratamente la provincia di Idlib. I russi e gli iraniani farebbero un grave errore umanitario partecipando a questa potenziale tragedia umana".