Tutto è partito dall"ennesima lite nei camper parcheggiati abusivamente a via Tommaso Smith, nel quartiere romano di Casal Bruciato.Tra una donna rom, suo figlio di 25 anni, un suo coetaneo e altri, ieri sera attorno alle 21, sono volate parole grosse, urla e pure qualche ceffone. Una zuffa in piena regola, insomma, aggravata dal tasso alcolemico elevato di alcune delle persone coinvolte, che è finita per degenerare in una maxi-rissa con lanci di bottiglie e cassonetti rovesciati in mezzo alla strada, secondo la ricostruzione fatta dai residenti.Decine di persone, esasperate dai continui schiamazzi, sono quindi scese in strada per protestare contro le molestie subite da parte dei nomadi accampati illegalmente nel piazzale. Una manifestazione improvvisata, quella degli abitanti di Casal Bruciato, che ha rischiato di degenerare in nuove tensioni. Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, infatti, i residenti hanno iniziato ad inveire contro i nomadi. E a scongiurare il contatto fra i due gruppi sarebbe stato soltanto l"intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile delle compagnie Prenestina e Piazza Dante, allertati dalle chiamate al 112.Alla fine gli agenti hanno identificato i protagonisti della rissa, tra cui la donna rom e i due giovani, e hanno riportato la situazione alla normalità. Nessuno dei residenti ha voluto sporgere denuncia, mentre alcuni cittadini hanno riferito sui social network di aver ricevuto minacce da parte dei nomadi proprio per il fatto di aver avvertito i militari.Nelle scorse settimane erano stati i militanti di Casa Pound a protestare con un"assemblea pubblica contro la presenza delle roulotte a via Smith, chiedendo lo sgombero immediato dell'accampamento illegale.