Venezia 75, anche la Mostra ha i suoi “scult”: Opera senza autore, Acusada e Tramonto
Bene bene. Anzi male. Malissimo. Anche al Festival arrivano film così. All’abbondante giro di boa di un Concorso che non aveva di certo deluso, ecco arrivare una sonora scarica di titoli da bocciatura senza appello. Eppure in due casi le prime opere dei due registi Florian Henckel von Donnersmarck (Le vite degli altri) e Laszlo Nemes (Il figlio di Saul) erano notevoli
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