Il 2019 è un anno molto importante per Bentley. La casa inglese, che da sempre unisce eleganza e sportività a ingegneria ed artigianalità, festeggia i suoi primi cento anni di storia.

Il 18 gennaio 1919, Walter Owen Bentley - conosciuto semplicemente come W.O. - fondò la Bentley Motors Limited insieme al fratello, e qualche anno dopo fu venduta la prima vettura del marchio, la 3-litre, assemblata a Cricklewood. Fino ad allora, W.O. aveva completato un periodo d’apprendistato in ambito ferroviario e, durante il primo conflitto mondiale, si era dedicato alla costruzione di motori aerei. Dopo aver realizzato che quella non era la sua strada, disse: «I wanted to make a fast car, a good car: the best in its class». E ci riuscì.

La celebre 3-litre catturò le attenzioni degli addetti ai lavori completando la 500 Miglia di Indianapolis nel 1922 e piazzandosi in quarta posizione alla 24 Ore di Le Mans nell’anno successivo, evento che poi vinse nel 1924.

La 3-litre, vittoriosa a Le Mans nel 1924
La 3-litre, vittoriosa a Le Mans nel 1924
© Bentley Newsroom

I modelli seguenti trionfarono nel 1927, 1928, 1929 e 1930. Al volante delle Bentley c’era un team di piloti inglesi, conosciuti come Bentley Boys, il più famoso dei quali era Woolf Barnato. Il padre di quest’ultimo rilevò il marchio Bentley l’anno successivo, dopo le gravi perdite finanziare conseguenti la fallimentare edizione di Le Mans 1925. W.O. mantenne un ruolo attivo nell'azienda, dedicandosi ad una nuova generazione di automobili e progettando un innovativo motore a sei cilindri poi introdotto nel 1928. Inaspettatamente, però, nel 1929 Barnato permise la costruzione della Blower - progettata qualche anno prima da Birkin, uno dei Bentley Boys - che non riscosse il successo sperato. La depressione del 1929 diede il colpo finale. Venne lanciata la 8-litre come auto di lusso, ma se ne produssero poche e nel 1931 l’azienda, ipotecata, fu acquisita dalla rivale Rolls-Royce.

La Speed 6 di Woolf Barnato con il di lui autista, Cyril de Heune
La Speed 6 di Woolf Barnato con il di lui autista, Cyril de Heune
© Bentley Newsroom

Nel 1930 Woolf Barnato decise di scommettere cento sterline sulla certezza che avrebbe raggiunto Londra da Cannes con la sua Speed Six prima del Blue Train sulla tratta Cannes-Calais. Barnato vinse la scommessa e la vettura divenne un’icona per molti design Bentley negli anni a venire.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’azienda fu spostata negli stabilimenti di Crewe e rimase per anni un marchio minore, costretto a produrre gli stessi modelli della casa madre fino al 1998, quando Rolls-Royce venne rilevata dal Gruppo Volkswagen con la partecipazione di BMW. La rinascita del marchio avvenne in maniera definitiva nel 2003, quando Rolls-Royce passò definitivamente a BMW e il Gruppo Volkswagen mantenne il solo marchio Bentley. Da allora una nuova strategia aziendale, allineata alla volontà di rinascita del marchio, contribuì a ridefinire l’intera gamma di vetture con nuovi parametri stilistici, creando una nuova identità per il brand.

Ritratto di famiglia: in primo piano la Continental GT (2018) e la Continental R Type (1953); in secondo piano le Continental GT di seconda (2011) e prima generazione (2003).
Ritratto di famiglia: in primo piano la Continental GT (2018) e la Continental R Type (1953); in secondo piano le Continental GT di seconda (2011) e prima generazione (2003).
© Bentley Newsroom

Sempre nel 2003, Bentley ritornò a trionfare nella celeberrima endurance sul Circuito de la Sarthe, assicurandosi le prima due posizioni della classifica finale con due Speed 8. Due anni prima, la EXP Speed 8 era giunta terza, salendo sul podio di Le Mans dopo 71 anni di assenza.

Le Speed 8 dell'ultimo trionfo a Le Mans, qui al Festival of Speed di Goodwood
Le Speed 8 dell'ultimo trionfo a Le Mans, qui al Festival of Speed di Goodwood
James Lipman

Oggi, nei listini attuali troviamo la coupé Continental GT, le ammiraglie Mulsanne e Flying Spur, e il SUV Bentayga. A fine anno è stata presentata inoltre la nuova Continental GT Convertible: incarna tutto il sapere acquisito da Bentley nella sua lunga storia, tradizionalmente legata alla creazione delle Granturismo più eleganti e raffinate del mondo. Sarà disponibile anche in Italia nel giro di qualche settimana.

In occasione del primo secolo di vita del marchio, in aggiunta ai festeggiamenti indetti dal marchio britannico, tutte le vetture costruite da gennaio a dicembre 2019 riceveranno gli emblemi del centenario su cofano motore, battitacco, poggiatesta dei sedili, pomello del cambio, chiave di accensione e al centro dei cerchi in lega.