È stato il trionfo delle donne, la cerimonia-show dei Grammy 2019. Tra premi vinti, a volte in modo inaspettato e particolarmente significativo come Cardi B, e performance, la notte degli “Oscar della Musica” si è svolta all’insegna di un Girl Power che non fa la guerra con gli uomini ma che vi si appoggia, in nome dell’arte.
Il risultato? Uno show brillante, forte, inclusivo, uno spettacolo che celebra la musica, in una collezione di momenti indimenticabili: eccoli tutti.

LEGGI ANCHE
Grammy Awards 2019, il trionfo delle donne (e di Childish Gambino)

La dichiarazione di Michelle Obama

Che sarebbe stata una notte dominata dalle donne, è stato chiaro fin dall’inizio, quando Alicia Keys ha invitato sul palco l’ex first lady Michelle Obama con l’attrice Jada Pinkett Smith e le cantanti Lady Gaga e Jennifer Lopez. Ai Grammy 2019 Michelle Obama ha sottolineato l’importanza della musica, ma anche delle donne e delle donne che fanno musica: «La musica mi ha sempre aiutato a raccontare la mia storia. Dai dischi di Motown che ascoltavo da ragazza a Southside Chicago, alle canzoni di Who Run the World che mi hanno dato la carica in questo ultimo decennio. La musica ci aiuta a condividere noi stessi, la nostra dignità e i nostri dolori. Le nostre speranze, le nostre gioie. La musica ci mostra che tutto ciò conta».

Gli uomini che accompagnano

Nella serata dei Grammy 2019 diversi artisti uomini si sono in qualche modo prestati a un ruolo di supporto, come Shawn Mendes nei confronti di Miley Cyrus, Smockey Robinson con J-Lo e, soprattutto, Ricky Martin che ha accompagnato Camila Cabello nella performance di apertura dello show.

La vittoria di Cardi B per il Miglior album rap

Particolarmente significativo è il premio di Cardi B, che ha vinto per il Miglior album rap, battendo i colleghi dati per favoriti (soprattutto per il numero di nomination su cui potevano contare) Kendrick Lamar e Drake e Travis Scott. La vittoria della rapper, che a ragione si è poi esibita con un costume dotato di coda a ruota di pavone, è particolarmente importante non solo rispetto ai concorrenti, ma anche perché Cardi B è la prima artista donna a vincere in una categoria che tradizionalmente è stata appannaggio degli uomini. Ma forse sta cambiando qualcosa: poco tempo fa Missy Elliott è entrata nella Hall of Fame, prima artista hip hop donna.

Lady Gaga: la versione rock di Shallow

Shallow, canzone della colonna sonora di A star is born, ha vinto due premi e Lady Gaga l’ha eseguita live, oltre a dedicare un pensiero commosso nei confronti del regista e partner Bradley Cooper, assente giustificato perché era a Londra per presenziare ai Bafta. Inguainata in una tutina animalier glitterata, la star è salita sul palco accompagnata da una band con Mark Ronson e ha dato origine a un’inedita versione di Shallow decisamente rock.

Alicia Keys, star tra le stelle

In veste ufficiale di presentatrice dello show, Alicia Keys non ha scordato di essere una cantante (per fortuna) e ha regalato una speciale performance piano voce, tra omaggi ad altre star come Janis Joplin con The Entertainer, Roberta Flack con Killing Me Softly, Nat King Cole con Unforgettable, Kings of Leon con Use Somebody, Lauryn Hill con Doo Wop (That Thing) e con il suo evergreen Empire State of Mind, il brano che la vide duettare con Jay-Z.

Nove performance già cult

Con buona pace dei (comunque ottimi) Red Hot Chili Peppers con Post Malone e di Travis Scott, dentro e fuori la gabbia, le migliori performance dei Grammy 2019 sono state femminili: da quella della padrona di casa Alicia Keys a J-Lo, da Lady Gaga a Cardi B a H.E.R, ma vanno segnalate in modo particolare anche l’iconica Diana Ross, l’originale duo di St. Vincent e Dua Lipa, poi ancora Kacey Musgraves che esegue dal vivo Rainbow, accompagnata solo dal pianoforte e Janelle Monáe, che riesce a evocare Prince senza rinunciare alla propria femminilità.

Il tributo di Jennifer Lopez ai 60 anni di Mototown

È toccato all’inossidabile, sempre in forma smagliante, Jennifer Lopez rendere il tributo ai sessant’anni della Motown, storica etichetta soul/ r’n’b di Detroit. Insieme a Smokey Robinson e Ne-Yo, J-Lo si è esibita in una performance con un mega medley di dieci canzoni, da Dancing in the Street a Please Mr. Postman, da Money (That's What I Want) a Do You Love Me, ancora ABC, My Girl, Papa Was a Rollin' Stone, War e Square Biz.

Il country party per Dolly Parton

Il pretesto di omaggiare la regina della country music Dolly Parton si è trasformato in un party sul palco: oltre alla stessa Parton, si sono schierati Little Big Town, Maren Morris, Kacey Musgraves, Katy Perry e Miley Cyrus (particolarmente in forma anche con Shwan Mendes), in un tributo che ha spaziato tra Here You Come Again, Jolene, After the Gold Rush (cover di Neil Young), Red Shoes e 9 to 5.

Il tributo ad Aretha Franklin

Come da tradizione, lo show dei Grammy si è chiuso con un video commemorativo degli artisti scomparsi nell’ultimo anno, tra cui Charles Aznavour, Joe Jackson, Avicii, Ed King, Otis Rush, Mac Miller, Dj Fontana e Aretha Franklin e, proprio in omaggio della regina del soul, Yolanda Adams, Fantasia e Andra Day hanno cantato una versione particolare di You make me feel (like a natural woman).

La commozione per Chris Cornell

Il premio nella categoria Best Rock Performance è stato assegnato al defunto leader di Soundgarden e Audioslave per When Bad Does Good: a ritirare il premio sono andati i due figli, che hanno commosso con un breve ma intenso discorso dedicato al padre: «Non avremmo mai pensato di essere qui senza nostro padre: era un'icona rock e un bravo papà. È stato uno dei più grandi poeti della sua generazione, e una delle migliori voci della sua epoca. Questo è per te, papà, ti amiamo così tanto».

L’assenza polemica di Ariana Grande

Premiata per il disco Sweetener, Ariana Grande non è comparsa, proprio come aveva annunciato, tra le polemiche nei giorni precedenti. La popstar, infatti, inizialmente avrebbe dovuto anche esibirsi durante lo show, ma poi il progetto è saltato per disaccordo con il produttore Ken Ehrlich. Lui sostiene che il problema fosse stata l’impossibilità della popstar di mettere su uno show con poco preavviso, ma lei l’ha smentito con un tweet piccato: «Ho tenuto la bocca chiusa ma ora stai mentendo. Io posso mettere insieme uno spettacolo in una notte e tu lo sai, Ken. È stato quando la mia creatività e la mia capacità di espressione sono state compromesse che ho deciso di non esibirmi».